Siccità, dal divieto del secondo shampoo dal parrucchiere all’uso di water e lavatrici
Tante le ordinanze in tutta Italia con cui Regioni e Comuni tentano di tirare un freno allo spreco d'acqua. E sul tema si scatenano i social. Tweet anche da parte del Papa.
L’Italia sta affrontando una delle emergenze peggiori degli ultimi decenni per quanto riguarda i bacini idrici. La siccità sta falciando le risorse di gran parte del Paese, soprattutto al centro-nord, e dalle Regioni e dai Comuni arrivano ogni giorno nuove indicazioni e regole da seguire per evitare gli sprechi. Già la scorsa settimana in gran parte delle aree intorno al Po e alla Pianura Padana si sono predisposte ordinanze con cui si invitano i cittadini a centellinare le risorse. In molte città si è tirato un freno alla diffusione di acqua, ora razionata in base agli orari, con rubinetti chiusi di notte e fontane a secco dalla mattina alla sera. E poi ci sono molte aree in cui sbucano ordinanze serie, ma che fanno sorridere, come il caso del divieto al secondo shampoo dal barbiere.
Siccità: dallo shampoo alla lavatrice a 30 gradi
Tante le misure contro gli sprechi che sono state imposte dai Comuni per tentare di combattere la siccità e non superare il limite d’acqua consentito. A Castenaso, in provincia di Bologna, in tanto hanno sorriso per la norma adottata dal Comune secondo cui «i parrucchieri e i barbieri dovranno effettuare un solo lavaggio della testa ai clienti oltre al risciacquo». Si tratta di una delle misure straordinarie emesse dal sindaco Carlo Gubellini, forse una delle più originali d’Italia. E sempre a Bologna, tra le varie ordinanze, si vieta l’utilizzo di acqua per uso extradomestico dalle 8 alle 21, con riferimenti all’utilizzo di rubinetti, lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico, fare la doccia e non il bagno e utilizzare lo scarico ridotto per il water.
Dai commenti social al tweet del Papa
Tanti i commenti, seri o sarcastici, con cui gli utenti hanno voluto dire la propria opinione sulla vicenda. Mentre c’è chi invita a non mangiare carne per non sostenere gli allevamenti, che utilizzano ogni anno una grande quantità di risorse, c’è anche chi critica le multinazionali, che non si adattano al contrasto del cambiamento climatico. E a parlare di siccità è stato anche Papa Francesco. Sul suo profilo Twitter ufficiale, il Pontefice ha scritto: «La siccità è un problema grave. Deve farci riflettere sulla tutela del creato, che non è una moda, è responsabilità di ciascuno di noi. Il futuro della terra è nelle nostre mani».
La #siccità è un problema grave. Deve farci riflettere sulla tutela del #creato, che non è una moda, è responsabilità di ciascuno di noi. Il futuro della terra è nelle nostre mani.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) June 29, 2022