«È molto più facile aggiungere cose che toglierne. Se si dice sì a una cosa, in realtà si dice no a tutte le altre cose che si sarebbero potute fare in quel periodo di tempo». Così il co-fondatore di Shopify Tobi Lutke spiega la nuova politica aziendale di zero meeting sul lavoro. Le riunioni di più di due persone saranno proibite il mercoledì. Le riunioni con più di 50 persone saranno spostate al giovedì.
Shopify applica la politica dello zero meeting sul lavoro
Stando ai dati messi a disposizione da Microsoft, il tempo sulla piattaforma Teams per il lavoro agile è aumentato del 252% dal 2020, mentre il numero delle riunioni è salito del 153 percento.

Avere meno riunioni ridurrebbe lo stress del 60% secondo lo studio il Journal of Business Research. Eliminare l’80% delle riunioni porterebbe a un aumento della produttività del 75 percento. «Qui sta prendendo piede la buona prassi, incoraggiata dai vertici, di tenere la durata di call e riunioni entro il limite di 30 minuti, evitando di fissarle durante l’ora di pranzo» spiega Engineering. Anche Satispay sembra d’accordo con questa politica, scegliendo di far partecipare alle riunioni solo chi deve effettivamente prendere le decisioni in azienda.
Riunioni aumentate del 252% secondo Microsoft
«Le aziende stanno cercando di acquisire un metodo per rendere le riunioni più produttive, provando a portare un rigore che, specialmente in Italia, è tollerato fino ad una certo punto: ad esempio convocando le persone solo strettamente necessarie, fissando un orario tassativo di inizio e fine, definendo una scaletta e un follow up» spiega l’esperto Lorenzo Cavalieri.

«È diminuito il costo di convocazione: un quarto d’ora su Teams non costa niente a nessuno. Però è anche vero che dopo 2 o 3 anni tutti abbiamo sperimentato che il livello di attenzione è molto basso. Anche per questo le aziende se possono, cercano di svolgere le riunioni più importanti in presenza» conclude.