Covid, La canzone rap che racconta la carenza di cibo e farmaci in Cina

Fabrizio Grasso
30/03/2022

Tre artisti di Shanghai hanno scritto un brano hip-hop sulle difficoltà della popolazione a causa del lockdown. Il testo racconta lo stress e la corsa ai prodotti in supermercati e farmacie.

Covid, La canzone rap che racconta la carenza di cibo e farmaci in Cina

Un brano rap sulla carenza di cibo negli scaffali dei supermercati e lo stress per le restrizioni. È l’ultima trovata di successo di tre artisti di Shanghai che, con una canzone disponibile online, hanno raccontato i problemi nella metropoli cinese, in lockdown per la diffusione dei contagi da Covid-19. Grocery Shopping, questo il titolo della traccia, racconta la corsa in supermercati e farmacie, le lunghe file per un tampone e la tristezza dell’isolamento dentro casa. Intanto la Cina si trova ad affrontare uno dei momenti più difficili dall’inizio della pandemia, con i casi in costante aumento per via della variante Omicron 2.

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Grocery Shopping, com’è nato il brano rap dei tre artisti di Shanghai

Il brano rap è opera di CATI2, Pj e Keyso, tre artisti locali, ed è disponibile sulla piattaforma musicale Neatease Cloud Music da domenica sera, poco dopo l’annuncio delle nuove restrizioni. Ricco di slang locali – la lingua è infatti il dialetto di Shanghai – include battute sulla corsa smodata agli acquisti e le lunghe file per un tampone da Covid. Già nei minuti successivi al rilascio, il brano è finito sul social WeChat attirando l’attenzione di migliaia di persone. Ad oggi ha già totalizzato oltre 100 mila visualizzazioni che continuano a crescere. Ad accompagnare la canzone, un video con immagini degli scaffali vuoti e dell’assalto alle farmacie. «Ci hanno rinchiuso nelle nostre case da un giorno all’altro», ha detto Pj a Sixth Tone. «Abbiamo pensato che la musica fosse un ottimo modo per rallegrare le persone».

Tutto è partito dalla caccia alle verdure. «Il loro acquisto è una delle sfide più difficili di questa pandemia», ha proseguito l’artista al quotidiano cinese. «La gente ha ripulito gli scaffali più velocemente rispetto al periodo di Capodanno». A Shanghai, come in altre zone della Cina interessate dai lockdown, si è infatti aperta in questi giorni una vera lotta per il cibo, tanto che anche ordinando online un prodotto non è detto lo si riceva. «Imposta la sveglia, svegliati, lotta per il cibo. Ordina quel tofu, ma la salsa è sparita», cita infatti un verso della canzone. Gran parte del brano ricalca le esperienze personali degli artisti che ora hanno anche in programma altri brani. «Scriveremo una traccia alla fine delle restrizioni», ha concluso Pj a Sixth Tone. «Sarà un tributo a volontari e medici».

La situazione Covid in Cina e il lockdown in varie città

Intanto Shanghai è protagonista del più grande lockdown in Cina dalla chiusura di Wuhan a inizio 2020. Le autorità hanno deciso, come ricorda anche il Guardian, di dividere in due la città utilizzando come linea di demarcazione il fiume Huangpu che attraversa la metropoli. I distretti a est, già isolati, rimarranno chiusi fino a venerdì 1 aprile, mentre le aree a ovest lo saranno dall’1 al 5 aprile per uno screening totale della popolazione. Stop ai trasporti pubblici e a tutte le attività non essenziali. Ieri la città ha registrato 5656 nuovi casi asintomatici e poco più di 300 con sintomi, sufficienti al blocco totale. Si ferma così uno dei poli produttivi e finanziari più importanti della Cina da 26 milioni di abitanti. «Ringraziamo tutti i residenti per la collaborazione», ha scritto il governo in una nota ufficiale riportata da Reuters. «Molto presto torneremo alla normalità».

Tre artisti di Shanghai hanno pubblicato una canzone rap che racconta il lockdown in Cina per il Covid. Testo e significato del brano
Persone in fila per un tampone nella città di Shanghai (Getty)

Shanghai è solo una delle grandi metropoli a finire in lockdown. Dieci giorni fa era toccato a Shenzhen, uno degli hub tecnologici più fiorenti del Paese con alcuni dipendenti costretti a dormire in ufficio. Qui hanno sede aziende come Huawei e Tencent, oltre alla taiwanese Foxconn, principale fornitore di Apple. I 17 milioni di abitanti sono stati costretti in casa per la presenza di appena 66 contagi in tutta la città. Chiuse anche alcune zone della provincia di Jilin, dove le autorità riportano poco più di 1100 contagi.