Lo Shakhtar Donetsk torna in campo: sulle maglie i nomi delle città devastate dalla guerra
La squadra ucraina, allenata dall’italiano De Zerbi, ha affrontato in amichevole i greci dell’Olympiacos, lanciando un forte messaggio per la pace.
Kherson, Mariupol, Irpin, Bucha, Kharkiv. Nomi di città diventati tristemente note a causa della devastazione delle bombe russe, accompagnata in certi casi anche da crimini di guerra. Ma anche nomi apparsi sulle maglie dello Shakhtar Donetsk, squadra di calcio del Donbass allenata dall’italiano Roberto De Zerbi, in occasione dell’amichevole disputata contro i greci dell’Olympiacos.
🇺🇦 На благодійний матч з «Олімпіакосом» гравці «Шахтаря» вийдуть у футболках із назвами 10 міст-героїв, які чинили жорсткий опір вторгненню Росії в Україну.
💙 Маріуполь 💛 Ірпінь 💙 Буча 💛 Гостомель 💙 Харків 💛 Волноваха 💙 Чернігів 💛 Херсон 💙 Охтирка 💛 Миколаїв pic.twitter.com/bK118GpWOs
— ⚒FC SHAKHTAR DONETSK (@FCShakhtar) April 9, 2022
L’attività sportiva dei team ucraini è ferma dall’inizio della guerra. Lo Shakhtar Donetsk ha giocato il 9 aprile ad Atene la sua prima partita da circa due mesi a questa parte: sconfitta per 1-0 con gol di Tiquinho, ma il risultato è passato in secondo piano. A rubare la scena sono state le divise indossate dai calciatori di De Zerbi, messaggio fortissimo contro la guerra.

Bandiere gialloblu e pupazzetti in ricordo dei bimbi uccisi in Ucraina
Allo stadio Geōrgios Karaiskakīs del Pireo, casa dell’Olympiacos, erano presenti 15 mila spettatori circa. Sugli spalti cori pro Ucraina, tante bandiere gialloblu e 176 pupazzetti, in memoria di altrettanti bambini che hanno perso (finora) la vita nel conflitto. Atene è stata la prima tappa, poi seguiranno altri test contro il Lechia Gdansk a Danzica (il 14), il Fenerbahçe a Istanbul (19) e l’Hajduk a Spalato (1 maggio). E non è esclusa l’aggiunta di altri match.

Shakhtar Donetsk, in esilio dalla Donbass Arena dal 2014
Dal 2014 lo Shakhtar Donetsk non gioca per ragioni di sicurezza in quello che sarebbe il suo stadio di casa, ovvero la Donbass Arena: il 23 agosto di otto anni fa l’impianto fu parzialmente danneggiato da due ordigni, esplosi a causa delle tensioni militari tra forze governative ucraine e miliziani filorussi. Fino al 2017 lo Shakhtar Donetsk ha disputato i match casalinghi all’Arena L’viv di Leopoli, poi si è trasferito per tre stagioni allo stadio Metalist di Charkiv e dal 2020 ha come impianto interno lo stadio Olimpico di Kiev, città che ospita temporaneamente anche la sede del club.