Sgarbi contro Mahmood e Blanco: “Cantino e basta invece di baciarsi e toccarsi”

Debora Faravelli
14/02/2022

Vittorio Sgarbi si è espresso criticamente contro l'esibizione di Mahmood e Blanco a Sanremo 2022 invitandoli a "cantare senza toccarsi e baciarsi".

Sgarbi contro Mahmood e Blanco: “Cantino e basta invece di baciarsi e toccarsi”

Ospite del programma Dedicato condotto da Serena Autieri, Vittorio Sgarbi ha commentato i cantanti in gara alla settantaduesima edizione del Festival di Sanremo conclusasi da qualche giorno: stanno facendo discutere le sue opinioni su Mahmood e Blanco ma anche su Michele Bravi, che gli ha risposto via social.

Sgarbi contro Mahmood e Blanco

I due vincitori, il cui brano Brividi sta riscuotendo un enorme successo tanto in Italia quando a livello internazionale, sono infatti finiti nel mirino del parlamentare che sembra non aver gradito la loro performance né i loro abiti.  “Quello giovane che ha vinto, che pare sia etero, era vestito di pizzo”, ha infatti commentato a proposito dell’outfit indossato da Blanco. E ancora, sui loro atteggiamenti durante le esibizioni sul palco dell’Ariston: “Questi due che cercano di baciarsi vanamente.. Non capisco perché due che vanno a cantare si devono baciare, poi fanno finta, devono stringersi, toccarsi: cantate e basta”.

Il critico d’arte ha dunque approfondito quella che ritiene una spettacolarizzazione che non trasmette armonia ma la interrompe: “Non si capisce cosa vogliono fare questi. C’è la volontà di fare qualcosa che deve scandalizzare, deve colpire, deve far guardare“. A tal proposito non è mancata una critica nemmeno ad Achille Lauro che, pur definito formidabile e divertente come performer, “non si capisce perché debba andare nudo e tatuato a Sanremo”.

Sgarbi contro Michele Bravi

Così come non ha risparmiamo Michele Bravi, definito “tutto femmina” salvo poi continuare con “non si può dire… adesso i cantanti hanno un po’ questo modo di vestirsi in maniera stravagante”. Mentre gli altri artisti non hanno risposto alle provocazioni, il cantante de L’inverno dei fiori non ha rinunciato a rispondere a Sgarbi.

Pur non citando esplicitamente il suo giudizio, si è inizialmente detto orgoglioso di rappresentare un approccio non giudicante dell’individualità invitando i suoi seguaci ad essere completamente se stessi. Ha poi concluso affermando che accettare opinioni diverse dalla propria è un segno di civiltà ma “è un peccato lasciare che giudizi medievali limitino la creatività“.