Ispirandosi al libro uscito nel 1985 La prevalenza del cretino, di Fruttero & Lucentini, Tag43 tenta di aggiornare l’insuperabile raccolta con una carrellata di ritratti sull’ottusità contemporanea.
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Poteva mancare il sesso nell’aggiornamento sui comportamenti del cretino 2023? C’è un proliferare di Forrest Gump che hanno perso qualsiasi inibizione sui social e che tengono sempreverde il mito dell’idiota. Uomini e donne, giovani e vecchi, che una volta avrebbero cercato di nascondere le loro pulsioni, oggi le esibiscono con allegria: sarà per questo che si legge sulle pagine economiche dei quotidiani e dei siti che tra le “scalabili”, tra le imprese cioè degne di attenzione da parte dei fondi di investimento internazionali che si alleano per cercare di trarre profitto da qualunque cosa, ci sono le piattaforme che vendono sex toys, quei giocattoli o strumenti ma anche preparati chimici, idrocarburi paraffinici, gel profumati o “al gusto di” di ultima generazione senza i quali chi li vende cerca di convincerci che l’attività sessuale sia diventata faticosa, perfino fastidiosa o dolorosa, poco appagante.

Le stereotipate pose nel catalogo della libido pubblicitaria
TikTok è diventato il regno dei sex-imbonitori, la domanda se la fine delle inibizioni sia una battaglia combattuta e vinta resta però in tutta la sua irrisolvibile incertezza. Ora fa discutere una pubblicità per la festa della mamma. Con lo slogan “La mamma non si tocca. O forse sì” si vede una donna giovane che esprime un’immagine di piacere, cioè occhi chiusi, testa leggermente voltata verso una spalla: il catalogo della libido in advertising ha poche, stereotipate pose. Il doppio senso sulla mamma che non si deve mai nemmeno nominare e, in quanto donna, sfiorare nemmeno con un fiore, viene chiarito da un vibratore colorato che compare a sinistra della foto e che, secondo i creativi che hanno ideato la campagna, vuole riportare l’attenzione sulle madri, perché non è affatto scandaloso che anche loro possano avere una vita sessuale attiva e soddisfacente e per averla dovrebbero senz’altro acquistare il sex toy: in mancanza di un partner, sembrerebbe, ma anche no, secondo l’agenzia che ha ricevuto il briefing di vendere quei vibratori a tutti i costi, alle mamme felicemente sposate e a quelle single. Come se l’atto procreativo non fosse più esso stesso garanzia di piacere.

Si impone il dovere di apparire audaci e possibilmente senza pudore
Siccome le nostre vite sono trasparenti per via dei social, ciò che in epoca analogica era impresentabile, risultava alla fine affascinante proprio perché restava segreto. Ma il sesso in era digitale, espletato sempre più spesso in solitudine, deve al contrario mostrarsi, in un’orgia di coming out e di esibizionismi vari, rendendo pornografica qualsiasi forma di visibilità. Tutto diventa merce, anche le emozioni e gli orgasmi, mentre si impone il dovere di apparire audaci e possibilmente senza pudore, per essere all’altezza della liberazione sessuale 4.0. Il diritto al piacere diventa perciò un obbligo, una sorta di produttività del godimento secondo una economia della libido molto competitiva. Prima il peccato e il senso di colpa, poi la trasgressione, ora la performance: rientra in questa modalità tecnico-operativa il successo dei sex toys, con le istruzioni per l’uso dettate dai tutorial su TikTok, con l’imperativo della prestazione che emigra dalla vita lavorativa e sportiva verso la camera da letto.
Eppure sempre più persone rifiutano ogni pratica sessuale, scegliendo la castità
Controcanto a questo proliferare di sesso fai da te, in crescita esponenziale durante il lockdown e incoraggiato dall’isolamento cui i social ci condannano, è l’aumento della castità. Sempre più persone, ci dicono le ricerche americane, sociologicamente all’avanguardia, rifiutano qualunque pratica sessuale, optando per la castità. Raccontare sui social i propri gusti, le transizioni, le perversioni è ormai la regola ma anche i casti cominciano a venire allo scoperto, perché il cretino 2023 è stato abituato a rendere pubbliche le proprie confessioni intime e, se non lo fa, gli sorge il dubbio di non esistere. Intanto il mercato si interroga su cosa vendere a questi partigiani della virtù morale, a questi rivoluzionari della continenza: qualcosa dovranno pur comprare.