Il fallo di Vindolanda sarebbe il primo sex toy dell’impero romano

Fabrizio Grasso
20/02/2023

Trovato nel 1992 nel Northumberland, vicino al celebre vallo, il fallo di Vindolanda potrebbe essere il primo giocattolo sessuale di epoca romana. Non tutti gli esperti però concordano sull'uso dell'oggetto ligneo.

Il fallo di Vindolanda sarebbe il primo sex toy dell’impero romano

Anche nell’antica Roma andavano di moda i sex toy. È quanto emerge da una recente ricerca dell’università di Newcastle che ha analizzato uno strumento in legno vecchio di 2 mila anni. Per anni considerato arnese da rammendo, sarebbe in realtà un giocattolo sessuale. Qualora la teoria trovasse riscontro in altri studi, si tratterebbe del primo caso in assoluto risalente all’Impero. Tuttavia gli esperti non concordano, tanto che alcuni ritengono possa trattarsi piuttosto di uno strumento votivo o addirittura a uso culinario o cosmetico. Lo studio è disponibile sulla rivista scientifica Antiquity, ma gli archeologi hanno già promesso ulteriori analisi e confronti per confermare la teoria.

Così gli archeologi hanno identificato il potenziale primo sex toy della storia

Lo strumento, la cui scoperta risale al 1992, proviene dal forte romano di Vindolanda, vicino al vallo di Adriano nell’attuale Northumberland, contea nord-orientale dell’Inghilterra. Gli archeologi dell’Università di Newcastle lo hanno trovato in un fosso, assieme a vecchie scarpe, scarti di cuoio e accessori per gli abiti. Per questo si è subito pensato a uno strumento utile per la cucitura dei vestiti, ma a quanto pare la sua funzionalità sarebbe nettamente diversa. «Devo confessare che mi sembra evidente si tratti di una forma fallica», ha detto al Guardian Rob Collins, docente di archeologia nell’ateneo. «Forse chi lo ha catalogato non credeva che nell’Impero Romano esistessero queste usanze». Il fallo ligneo è lungo 16 centimetri, ma è probabile che le dimensioni si siano ridotte nel tempo. Segni di usura avrebbero pertanto spinto gli esperti a pensare che si tratti di un sex toy.

Scoperto nel Regno Unito il più antico sex toy della storia. Risalente all'Impero Romano, è il primo della storia. Ma gli esperti discordano.
Il sex toy dell’Impero romano rinvenuto nel Regno Unito (Twitter)

Molte rappresentazioni dell’epoca, come mosaici o bassorilievi, contengono figure falliche, ma mai fino a ora ci si era imbattuti in un elemento tridimensionale in legno. «Abbiamo cercato paralleli in tutti gli archivi, ma non ce ne sono», ha proseguito Collins. Finora infatti le uniche fonti che confermavano l’esistenza dei sex toy in epoca romana erano la poesia greca e latina. Pertanto l’opinione più accreditata sostiene che si tratti di uno strumento per la masturbazione, ma non tutti gli esperti concordano. Secondo altre ipotesi potrebbe un arnese di tortura o che facesse parte di una statua votiva che i passanti e i pellegrini toccavano per scacciare la sfortuna e richiamare la fertilità. Un’altra via suggerisce che per forma e dimensioni si tratti di un pestello, utile per scopi culinari o medicinali.

Non solo Roma, i giocattoli sessuali fra Grecia e Oriente

Sebbene il fallo di Vindolanda, come gli storici hanno battezzato il sex toy, sia il primo ritrovamento di un probabile giocattolo sessuale dell’Impero, nel coprso dei secoli non sono mancate citazioni letterarie a questo tipo di strumento. Già Aristofane nella sua Lisistrata citava gli ólisbos, strumenti sessuali in cuoio realizzati a Mileto, oggi in Turchia, che le donne usavano durante la guerra del Peloponneso per sopperire all’assenza dei mariti. Un uso poi ereditato dai romani, come confermano alcune rappresentazioni sulle mura di Pompei. Secondo un articolo di Focus, l’utilizzo dei giocattoli sessuali ha poi anche testimonianze nel mondo orientale. Nella Cina dei Ming i manuali erotici consigliavano agli uomini di ricorrere ad anelli ritardanti o falli in avorio per aumentare il piacere. Dal Giappone del periodo Edo invece arrivano gli harigata, protesi indossabili, e le rin no tama, celebri fra le geishe.