Diretto da Chloe Zhao, donna di colore, vincitrice di un Oscar, Eternals, ultimo prodotto dei Marvel Studios, è un crogiuolo di prime volte, a partire dal bacio tra due uomini. A scambiarselo Festo (Brian Tyree Henry) e suo marito, Ben (Haaz Sleiman). Oltre al debutto di supereroi appartenenti alla galassia Lgbtq, vi è quello di personaggi sordi (Lauren Ridloff/Makkari) o dai tratti somatici asiatici (Kumail Nanjiani/Kingo) e latini (Salma Hayek/Ajak). Ma, soprattutto, evento unico per il genere, gli spettatori, dal 3 novembre, si sono trovati di fronte a una scena di sesso. La scintilla scoppia tra Sersi e Ikaris, supereroi senza età che si conoscono circa tremila anni fa, all’epoca dell’impero babilonese. La passione esplode sullo sfondo di un paesaggio roccioso con i protagonisti baciati dal sole.
La scena di sesso presente nel copione di Eternals prima dell’arrivo di Zhao
Una svolta assoluta, una scelta presente nel copione ben prima che Zhao ne accettasse la direzione, come ha svelato nelle scorse settimane a Hollywood reporter: «Non puoi raccontare una storia d’amore matura, prescindendo dall’aspetto fisico. È bello vedere due persone scambiarsi affetto l’una per l’altra. Darsi un bacio, fare l’amore». Poi si è soffermata sulla scena, girata al termine di una giornata di produzione: «Considerando la luce a disposizione, Gemma Chan e Richard Madden hanno fatto un grande lavoro. Il risultato è ottimo, trasmettono agli spettatori il sentimento genuino che li unisce».
L’influenza delle classificazioni Parental Guidance sui copioni dei film
Un aspetto sempre più raro, specie negli ultimi vent’anni, da quando cioè le classificazioni Parental Guidance degli Stati Uniti hanno finito per influenzare eccessivamente i copioni. Una situazione nata in seguito alle polemiche del 1992, spiega Variety. Troppo spinte vennero infatti giudicate, allora, le allusioni tra Catwoman e Bruce Wayne in Batman returns. Il sesso fu così progressivamente bandito dalle pellicole sui supereroi, ridotto a suggestione da consumare rigorosamente a telecamere spente. Gli unici riferimenti al tema – piuttosto velati – per rimanere all’interno dell’universo Marvel, si contano sulle dita di una mano. C’è stata nel 2008 la notte di passione, immaginaria, tra Tony e la giornalista Christine Everhart, interpretata da Leslie Bibb, in Iron Man. E ancora l’ambientazione in un bordello di una scena nel lungometraggio Guardiani della Galassia Volume due.
E se qualche riferimento si intravede anche in WandaVision, serie Disney Plus del 2021, la maggior parte delle coppie, da Steve Rogers e Peggy Carter a T’Challa e Nakia resta confinata all’interno dei rigidi canoni imposti dalla Parental Guidance. Ci sono poi quelle che per evitare qualsiasi problema già all’interno dei loro personaggi mostrano una vera e propria paura verso sessualità. Succede a Bruce Banner e Natasha Romanoff. Escludendo una scena in Deadpool nel 2006, infatti, tutti i film relativi ai suprereoi categorizzati con la lettera R (vietato ai minori di 17 anni) devono tale classificazione a violenza e linguaggio volgare espressi, più che alla presenza di corpi nudi e sesso.
Perché il sesso è scomparso dai copioni dei film sui supereroi
Un atteggiamento spiegato, ovviamente, con l’appartenenza dei Marvel Studios alla Disney, la quale ha sempre vantato la propria identità di marchio su misura per le famiglie. Una coerenza difesa con ogni forza, rispetto alla quale è stata evidentemente fatta un’eccezione per Eternals. «Una volta finito il film, lo abbiamo sottoposto al giudizio della Disney. Lo hanno adorato. È stato bellissimo. Nessuno ha mai pensato di tagliare le scene. L’unica che ancora covava perplessità a dirla tutta, ero io», ha confermato Zhao. Rimane il dubbio se si tratti di un caso unico o del primo passo all’interno di un nuovo percorso. Il tempo scioglierà le riserve, sebbene un indizio pare già essere arrivato. Nel 2022 il quarto film di Thor si chiamerà, infatti, Love and Thunder. Più di un fan lo ha già interpretato come un esplicito riferimento a un copione intriso di passione.