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App-rova di serpente

In India, dove le morti causate dai morsi dei rettili sono circa 58 mila l’anno, sono state lanciate diverse piattaforme che aiutano a velocizzare le operazioni di soccorso e a riconoscere le specie letali.

20 Luglio 2021 12:2420 Luglio 2021 12:30 Redazione
India ecco le app per contrastare le morti da morso di serpente

App per rendere più snelle e veloci le operazioni di soccorso. È la soluzione trovata in India per provare a frenare le morti dovute a un morso di serpente. Nel Paese asiatico, tra il 2000 e il 2019, d’altronde se ne sono contate quasi 1,2 milioni, per una media di 58 mila ogni anno. Gli attacchi si verificano perlopiù nelle aree rurali, durante la stagione dei monsoni, quando i rettili cercano rifugio dalle piogge e si dirigono verso zone più popolate.

Morso di serpente, le app più scaricate in India

Si chiamano Snake Awareness, Rescue and Protection app (Sarpa), Snake Hub, Snake Lens. E ancora, Snakepedia, Serpent e il Big Four Mapping Project. Scaricate su smartphone e tablet permettono di velocizzare le operazioni di soccorso. Dal suo lancio, avvenuto lo scorso anno, la Sarpa ha ricevuto 35mila download in tutto il Paese. Tra loro anche Andy Sujith, 12enne del villaggio di Ramatheru, nell’India sud-occidentale, morso ben quattro volte da una vipera di Russell, uno dei quattro serpenti più velenosi della regione. «Ho iniziato a urlare e ho svegliato i miei genitori», ha detto al Guardian. Grazie all’app Sarpa i soccorsi sono giunti dopo soli 20 minuti e il ragazzo è stato salvato.

Fra le opzioni a disposizione degli utenti non ci sono però solo le chiamate di emergenza. Snakepedia, lanciata a febbraio per dispositivi Android, fornisce informazioni su varie specie di serpenti con immagini, podcast e consigli di primo soccorso. Serpent invece include una guida a tutte le specie dell’India, un’opzione per trovare l’ospedale più vicino capace di curarne i morsi e può persino connettere gli utenti in tempo reale con un esperto, per aiutare ad affrontare le emergenze anche a distanza. Il Big Four Mapping Project, infine, è provvisto di un backup degli avvistamenti e dei morsi di serpenti segnalati in tutto il paese.

Le app, un vantaggio anche per i serpenti

A trarne vantaggio non sono però solo le persone, ma anche le specie animali. «Questa tecnologia innovativa aiuta a ridurre al minimo il conflitto uomo-serpente e salva la vita di entrambi», ha detto al Guardian Jose Louies, capo del controllo dei crimini contro la fauna selvatica presso il Wildlife Trust of India. Molto spesso infatti, la scarsa conoscenza da parte della popolazione, guidata anche dalla paura di un morso letale, porta all’uccisione di rettili innocui. «Il primo istinto degli abitanti è uccidere il serpente nel momento in cui lo vedono», ha affermato Vijay Neelakantan, ambientalista del Kannur Wildlife Rescuers. «Tuttavia stiamo insegnando loro che si tratta di un gesto illegale e che piuttosto dovrebbero mettersi in contatto con gli esperti».

I serpenti più velenosi in India

Grazie ai finanziamenti per le app, sono stati infatti formati più di 900 soccorritori, capaci di identificare subito i serpenti e curarne i relativi morsi. Delle 300 specie presenti in India (quasi il 10 per cento dell’intera popolazione rettile mondiale), 62 sono velenose. Di queste, quattro causano da sole il 95 per cento dei decessi e sono il cobra indiano, il krait comune, la vipera di Russell e la vipera squamosa. «Solo attraverso Sarpa, abbiamo salvato quasi 2.000 serpenti, tra cui 800 cobra, nei primi sei mesi di quest’anno», ha concluso Neelakantan.

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