Sergio Ramelli, chi era l’esponente del Fronte della gioventù ucciso il 29 aprile del 1975

Virginia Cataldi
29/04/2022

Chi era Sergio Ramelli? Lo studente 19enne fiduciario del Fronte della Gioventù è stato ucciso a sprangate da militanti dell'estrema sinistra

Sergio Ramelli, chi era l’esponente del Fronte della gioventù ucciso il 29 aprile del 1975

Sergio Ramelli il 13 marzo 1975, giorno del suo assassinio, aveva di 19 anni. L’omicidio è passato alla storia per la sua efferatezza. Inserito nella cornice degli anni di piombo, è stato compiuto da un gruppo di militanti dell’estrema sinistra che hanno aggredito il ragazzo e lo hanno ucciso a colpi di chiave inglese. Ecco chi era Sergio Ramelli.

Chi era Sergio Ramelli?

Sergio Ramelli era un ragazzo di 19 anni che studiava chimica industriale all’ITIS “Ettore Molinari” di Milano e che militava nel Fronte della Gioventù. Proprio l’istituto che lui frequentava era spesso teatro di accesi scontri politici tra studenti estremisti di destra e di sinistra, situazione comune a molte scuole superiori e università italiane durante gli Anni di Piombo.

Chi era Sergio Ramelli? Lo studente 19enne fiduciario del Fronte della Gioventù è stato ucciso a sprangate da militanti dell'estrema sinistra
Anni di piombo

Molinari, fiduciario del Fronte della Gioventù che non faceva segreto delle sue posizioni politiche, subì in poco tempo due aggressioni. Queste lo spinsero a trasferirsi presso un istituto privato. La madre del ragazzo ha raccontato in seguito alla sua morte che Sergio aveva espresso in un tema scolastico posizioni di condanna contro le Brigate Rosse. Il compito, dopo essere stato sottratto al professore, che ne aveva data pubblica lettura in classe, fu affisso in una bacheca scolastica e usato come “capo d’accusa” in una sorta di “processo politico” scolastico, istituito contro Ramelli da studenti che lo accusavano di essere fascista.

L’omicidio

Il 13 marzo 1975 Ramelli stava ritornando a casa, in via Amadeo a Milano. Una volta parcheggiato il suo motorino, si stava incamminando verso l’ingresso dell’abitazione. Proprio allora un gruppo di extraparlamentari comunisti di Avanguardia operaia armati di chiavi inglesi ha assalito il ragazzo. Con le armi il gruppo ha più volte colpito al capo Ramelli, lasciandolo privo di sensi ed esangue al suolo.

Il giovane, a causa dei traumi riportati, è morto il 29 aprile, oltre un mese e mezzo dopo l’aggressione. I responsabili sono stati identificati dieci anni dopo l’accaduto e riconosciuti colpevoli di omicidio preterintenzionale al termine dei tre gradi di giudizio del processo, durato dal 1987 al 1990. Il gruppo era formato da Marco Costa, Giuseppe Ferrari Bravo, Claudio Colosio, Antonio Belpiede, Brunella Colombelli, Franco Castelli, Claudio Scazza e Luigi Montinari.

Le commemorazioni del 29 aprile

Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha preso parte venerdì 29 aprile alle commemorazioni per Sergio Ramelli, il militante del Fronte della Gioventù aggredito e ucciso nel 1975 da militanti di Avanguardia Operaia. La cerimonia si è tenuta ai Giardini Ramelli di via Pinturicchio. La segretaria di Fratelli d’Italia ai giornalisti che le chiedevano dei possibili saluti romani al corteo del pomeriggio ha risposto: “Sono gesti antistorici. Noi non andremo alla manifestazione, non è la nostra“.

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Giorgia Meloni