Sergio Ermotti tornerà come Ceo del gigante bancario UBS per pilotare l’acquisizione di Credit Suisse. Lo ha annunciato il cda della banca. «Il consiglio di amministrazione di UBS ha nominato Sergio P. Ermotti chief executive officer e presidente del cda del gruppo, con effetto dal 5 aprile 2023», si legge in un comunicato. Subentrerà a Ralph Hamers, che ha accettato di dimettersi «nell’interesse della nuova combinazione, del settore finanziario svizzero e del Paese», ma rimarrà al suo fianco durante il periodo di transizione.

Da aprile 2021 era presidente di Swiss Re
Dopo il salvataggio da parte del governo svizzero e della Banca centrale elvetica nel 2008, Ermotti ha trascorso nove anni a ripristinare la reputazione di UBS, che aveva rischiato di affondare nella tempesta abbattutasi sui mercati finanziari. Amministratore delegato da settembre 2011 a ottobre 2020 (record di longevità per un Ceo della banca zurighese), alla guida di UBS Ermotti denunciò lo scandalo dei trader disonesti del 2011, implementando rigorose politiche aziendali che disciplinano gli standard comunitari, avviando una ristrutturazione della banca attorno al private banking e una limitazione delle operazioni di vendita. Nell’aprile 2021 è stato nominato poi presidente di Swiss Re, uno dei principali fornitori mondiali di assicurazione, riassicurazione e altre forme di trasferimento del rischio basate sull’assicurazione.

UBS ha acquistato Credit Suisse per oltre 3 miliardi di euro
In uno storico accordo per cercare di disinnescare la crisi in atto nel sistema bancario svizzero (ed europeo), UBS ha acquistato la rivale Credit Suisse per oltre 3 miliardi di euro – 0,76 franchi svizzeri per azione – al termine di un fine settimana di frenetici negoziati frenetici, visto il rischio di un effetto contagio. «Non dobbiamo affrettarci a prendere decisioni di cui potremmo pentirci. Dateci un paio di mesi», ha detto Ermotti nella conferenza stampa di presentazione.