Diversi generali russi sono stati rimossi dal comando dei vertici militari dall’inizio di giugno, visti i risultati ritenuti non soddisfacenti ottenuti finora nell’attacco all’Ucraina iniziato il 24 febbraio. Lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto in corso. Tra i generali sollevati dall’incarico ci sarebbero il comandante delle forze aviotrasportate (Vdv), Andrei Serdyukov, e il comandante delle forze del gruppo sud (Sgf), Alexandr Dvornikov, che «probabilmente è stato per un certo periodo» al comando di tutte le operazioni in Ucraina. Secondo le valutazioni dell’intelligence di Londra, è probabile che il comando dell’Sgf, che continua a svolgere un ruolo centrale per l’offensiva russa nel Donbass, passi al colonnello-generale Sergei Surovikin, con un passato segnato da «accuse di corruzione e brutalità».
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine – 25 June 2022
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— Ministry of Defence 🇬🇧 (@DefenceHQ) June 25, 2022
Surovikin, soldato nella guerra sovietico-afghana
Nato l’11 ottobre 1966 a Novosibirsk, in Siberia. Dopo essersi diplomato nel 1987 all’accademia militare di Omsk, Surovikin ha combattuto nella guerra guerra sovietico-afghana. In seguito ha proseguito e completato gli studi all’Accademia Militare Frunze di Mosca nel 1995 e, successivamente, è stato messo a capo di una divisione motorizzata impegnata in Tagikistan. Da giugno 2004 ha comandato la 42a Divisione delle Guardie di stanza in Cecenia. Da fine 2008 a inizio 2010, Surovikin è stato Capo della direzione delle operazioni principali dello Stato maggiore delle forze armate. Successivamente è stato Capo di stato maggiore del distretto militare Volga-Urali.

Surovikin, le offensive condotte con successo in Siria
Dopo altri incarichi ricoperti in Russia, nel 2017 Surovikin è stato scelto come comandante del raggruppamento interforze di stanza in Siria, che è riuscito ad avere la meglio contro diverse milizie jihadiste, contribuendo alla liberazione di gran parte del Paese. Compresa la città di Abu Kamal, ultima roccaforte dello Stato Islamico. A fine 2021 è stato nominato da Putin comandante delle Forze Aerospaziali, in sostituzione di Viktor Bondarev, rimosso dall’incarico.
