Tra Ucraina e Russia la tensione non accenna a placarsi. Nonostante, infatti, Mosca abbia annunciato il ritiro delle truppe dal Paese, i separatisti del Donbass hanno accusato le forze regolari di Kiev di aver attaccato quel territorio con mortai, mitragliatrici e lanciagranate. L’episodio sarebbe avvenuto questa mattina, giovedì 17 febbraio, e costituirebbe una violazione rispetto a quanto sancito nell’accordo previsto tra i due Paesi. «L’esercito ucraino continua a bombardare infrastrutture e palazzi residenziali», ha battuto l’agenzia di stampa Russa Ria. Preoccupa anche la risposta dei separatisti che alla Tass hanno dichiarato di avere risposto al fuoco.
Kiev smentisce l’attacco ucraino ai separatisti del Donbass
Ma sulla questione restano parecchi dubbi. L’attacco infatti è stato smentito da Kiev, che avrebbe incalzato affermando fossero stati i ribelli, in realtà, a sparare colpi di cannone contro le postazioni ucraine. Parole riportate dall’agenzia Reuters e riconducibili a una telefonata con un portavoce militare: «Nonostante il fatto che le nostre posizioni siano state colpite con armi proibite, inclusa l’artiglieria da 122 mm, le truppe ucraine non hanno risposto aprendo il fuoco». Dal canto suo l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) che monitora la situazione nel Paese ha parlato «di bombardamenti multipli lungo la linea di contatto dell’Europa Orientale». La notizia segue, comunque, quella di ieri, diffusa da Stati Uniti e Nato per cui Mosca non avrebbe ritirato le truppe, piuttosto ne avrebbe inviato delle nuove. Un pensiero parzialmente confermato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Ci sono vari segnali nella direzione del ritiro, ma ad oggi non possiamo fidarci dei segnali».

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in visita a Mosca
Intanto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è arrivato a Mosca, dove ha incontrato l’omologo locale Sergej Lavrov: «Ciò che voglio dirti anche rispetto alle tensioni al confine orientale dell’Ucraina, tra Ucraina e Russia è che l’Italia è sempre stata impegnata in prima fila per una soluzione diplomatica e si può contare sull’Italia per raggiungere una soluzione diplomatica», ha detto.