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Scuola, Valditara: «Stipendi più alti dove costo di vita è maggiore». Poi smentisce: «Cnl non in discussione»

Il ministro dell’Istruzione e del Merito finisce nuovamente nell’occhio del ciclone per una sua frase. Stavolta ha parlato di stipendi diversi a seconda del costo della vita, per poi replicare che «il contratto nazionale del lavoro non è messo in discussione». I sindacati e il Movimento 5 stelle lo attaccano.

26 Gennaio 2023 16:15 Redazione
Scuola, Valditara: «Stipendi più alti dove costo di vita è maggiore». Poi smentisce: «Cnl non in discussione». Pioggia di critiche sul ministro dell'Istruzione

Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, scivola in una nuova polemica e apre ancora il fronte delle critiche, stavolta sul tema stipendi ieri il titolare del ministero, che già in passato ha fatto discutere con diverse proposte considerate controverse, ha parlato di una scuola pronta a differenziare gli stipendi in base alla Regione e al costo della vita. «La scuola pubblica ha bisogno di nuove forme di finanziamento, anche per coprire gli stipendi dei professori che potrebbero subire una differenziazione regionale. E per trovarle, si potrebbe aprire ai finanziamenti privati», ha affermato. Oggi il dietrofront: «Mai messo in discussione il contratto nazionale».

Valditara: «Si guadagni di più dove costo della vita è più alto»

La frase clou del pensiero di Valditara è stata quella relativa alle differenze di stipendi possibili. «Chi vive e lavora in una regione d’Italia in cui più alto è il costo della vita potrebbe guadagnare di più», ha dichiarato, aprendo alla soluzione dei finanziamenti privati per creare «un fondo perequativo centralizzato e ministeriale che ci consenta, con i fondi attratti per un liceo di Brescia, di finanziarne anche uno a Palermo o un istituto professionale a Caserta». Il ministro ha poi dichiarato che anche con questo tipo di autonomia «il contratto nazionale verrà toccato». La stessa frase è stata sottolineata oggi per tentare di placare le polemiche, piovutegli addosso da sindacati e M5s: «Non è mai stato messo in discussione il contratto nazionale del mondo della scuola, non ho mai parlato di compensi diversi fra Nord e Sud; ho solo riportato una problematica sollevata da alcune regioni riguardo il differente costo della vita nelle diverse città italiane. Insieme con sindacati e Regioni si ragionerà anche di questo aspetto, per cercare soluzioni adeguate in favore di docenti e personale scolastico».

Scuola, Valditara: «Stipendi più alti dove costo di vita è maggiore». Poi smentisce: «Cnl non in discussione». Pioggia di critiche sul ministro dell'Istruzione
Il ministro Valditara (Getty)

Presidi d’accordo con Valditara, sindacati e M5s criticano il ministro

La parole del ministro hanno generato diverse reazioni. I presidi hanno applaudito all’idea di Valditara sia per la differenziazione degli stipendi sia per l’ingresso dei finanziamenti privati. Non è stato così per i sindacati. Flc Cgil parla di un Valditara che «distrugge la scuola pubblica». Così anche la Cisl scuola, che rinnova l’importanza del «contratto nazionale», bocciando l’autonomia. Ad attaccare il ministro anche il Movimento 5 Stelle, che ha parlato di una «scuola delle disuguaglianze», sottolineando che garantire «stipendi più alti al Nord perché il costo della vita è più alto non ha nulla a che vedere con il merito».

Gli scivoloni di Valditara: dai cellulari all’uso della «umiliazione»

Il ministro Valditara, in appena 4 mesi dall’insediamento, è già forse il membro del governo ad aver collezionato il maggior numero di critiche. A novembre è diventata celebre una sua uscita sull’importanza «dell’umiliazione» per l’educazione dei giovani. «Evviva l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità», aveva dichiarato. E prima ancora tra le tante proposte, ha parlato di lavori socialmente utili per contrastare il bullismo, ma anche del divieto assoluto di cellulari all’interno delle scuole.

Scuola, Valditara: «Stipendi più alti dove costo di vita è maggiore». Poi smentisce: «Cnl non in discussione». Pioggia di critiche sul ministro dell'Istruzione
Classe di scuola superiore (Getty)

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