Il caso della dirigente della scuola Giovanni Falcone, l’ormai celebre preside antimafia Daniela Lo Verde, continua a veder crescere la propria portata. Lo scorso 21 aprile, la donna è stata arrestata per peculato e corruzione, con l’accusa di aver rubato cibo dalla mensa dell’istituto ma anche computer, tablet e attrezzatura destinata agli studenti, acquistata con fondi europei. Oggi spuntano le intercettazioni, che aggravano ulteriormente la posizione della preside, rea di aver anche dato da mangiare agli alunni alimenti scaduti, cancellando appositamente la data per non essere scoperta.
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La storia del burro scaduto: le risate al telefono
Tra le intercettazioni principali riportate da Repubblica e da altri giornali online, c’è quella relativa al burro scaduto. Alla scuola Falcone il 31 agosto scorso, bisognava preparare un evento per il Pon cucina. Servivano degli alimenti e la preside li ha presi dal proprio frigo. Tra questi anche un panetto di burro scaduto il 20 agosto, 11 giorni prima dell’evento. Nelle intercettazioni chiede alla collaboratrice di controllare la scadenza, e questa le risponde: «Sì, 20 agosto… è perfetto». La preside conferma: «Si può usare, spero che non lo vede». Il riferimento è a chi avrebbe dovuto controllare l’alimento. E allora spunta un’altra donna, che ridendo dice: «Glielo apro io, prendi il burro: eccolo». Poi la cancellazione della data di scadenza dalla confezione, come raccontato da Daniela Lo Verde al suo vice, Daniele Agosta: «Minchia Dorotea fa, vabbè non vi preoccupate io lo apro e glielo do aperto. E Claudia, invece, ha preso il pennarello nero e l’ha cancellata. Abbiamo cancellato la data di scadenza del burro».

Daniela Lo Verde: «Arrivano soldi da tutte le parti»
Nelle stesse intercettazioni ci sono passaggi chiave delle accuse alla preside. «Stanno arrivando soldi da tutte le parti», le diceva il suo vice, e lei prontamente rispondeva: «Grazie tu devi dire, perché non l’aveva saputo nessuno. Tu lo devi dire che io sono quella speciale». Daniela Lo Verde avrebbe poi dato vita a una campagna di comunicazione quasi aggressiva, puntando sempre alle prime pagine, ma nascondendo molti dettagli. E tra gli ordini della mensa spuntano anche bottiglie di birre pagate coi fondi europei e che non andavano certo ai bambini della scuola. I pm della procura europea, Geri Ferrara e Amelia Luise, stanno continuando a indagare su quanto avveniva alla scuola Falcone. Oltre alla dirigente sono una decina i collaboratori indagati.
Palermo, la procura europea fa arrestare la preside Antimafia dello Zen 2 Daniela Lo Verde e il suo vice: Hanno rubato cibo, tablet e televisori destinati ai bambini a rischio.
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