Anno dopo anno, l’archeologia riporta alla luce tesori inestimabili dal passato. Grazie a tecnologie sempre più sofisticate – ultime fra tutte la paleogenetica – siamo in grado di comprendere meglio le popolazioni che ci hanno preceduto e dissotterrarne le meraviglie. Il 2022 non è stato da meno, tanto che nel mondo si sono susseguite scoperte sensazionali. La Cnn ne ha selezionate 15 fra le più incredibili, tra cui la potenziale ubicazione della tomba di Cleopatra, l’ultima regina d’Egitto. Non manca l’Italia, con le 24 statue bronzee che hanno fatto capolino in un bagno termale in Toscana.
Le 15 scoperte archeologiche più belle del 2022
1. Le ceramiche egizie scoperte a nord di Luxor
Una delle prime scoperte archeologiche più interessanti del 2022 risale allo scorso febbraio in Egitto. A 200 chilometri a Nord di Luxor, un team di archeologi dell’Università di Tubinga, in Germania, ha infatti scoperto 18 mila ostraka – cocci di ceramica – con testi scolastici in demotico. Si tratta di alcune righe che gli alunni scrissero come punizione per mancanza di disciplina. Oltre a materiali per l’istruzione i ricercatori hanno trovato ricevute commerciali ed elenchi di nomi.

2. La possibile ubicazione della tomba di Cleopatra
La regina Cleopatra, ultima sovrana dell’antico Egitto, è da sempre avvolta nel mistero. Il suo fascino ha catturato cinema, letteratura e musica. Finora nessuno ha mai individuato la sua tomba, tanto che per gli archeologi rappresenterebbe un vero «Santo Graal» delle scoperte archeologiche. Lo scorso mese, un gruppo di Santo Domingo ha annunciato di essere vicino alla scoperta. Il Ministero per le antichità egizie ha confermato il ritrovamento di un tunnel lungo oltre 1.3 chilometri in un sito non lontano da Teporis Magna sul Mar Mediterraneo. Gli archeologi hanno già riportato alla luce 1500 oggetti fra monete e utensili, ma il piatto grosso forse giace ancora 12 metri in profondità.
3. Il ritratto segreto di Van Gogh dietro la Testa di contadina
Vincent Van Gogh potrebbe aver nascosto un suo autoritratto dietro uno dei quadri più celebri. A luglio le National Galleries of Scotland hanno annunciato di aver individuato grazie ai Raggi X un’immagine sul retro della Testa di contadina, opera del 1885 in mostra nelle loro sale. Il maestro olandese era solito utilizzare le sue tele in entrambi i versi per risparmiare denaro. Il volto dell’artista si trova al momento sotto strati di colla e cartone tanto che non è certo si possa staccare dal retro del dipinto. «La scoperta potrebbe gettare nuova luce sull’artista», hanno dichiarato gli esperti alla Cnn.
VIDEO | Scoperto un autoritratto di Van Gogh dietro un altro suo dipinto, Testa di contadina del 1885. Era coperto da un cartone incollato successivamente #ANSA pic.twitter.com/zH5LtX3sba
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) July 14, 2022
4. L’anello di nozze medievale con all’interno una frase d’amore
Immaginate di camminare con un metal detector in cerca di monetine e di imbattervi invece in un oggetto di incommensurabile valore. È quanto successo nel 2019 a un uomo britannico, che individuò un anello nuziale in oro e diamanti risalente al Medioevo. Un’analisi approfondita ha stimato il suo prezzo intorno ai 47 mila euro eppure il suo scopritore lo stava per buttare. Il gioiello presenta un diamante capovolto e due fasce intrecciate che simboleggiano l’unione coniugale. All’interno l’incisione in francese: «Io tengo la tua fede, mantieni tu la mia».
5. Le 24 statue di bronzo scoperte in un bagno termale della Toscana
Divinità, fanciulli, matrone e imperatori. Sono i volti raffigurati in 24 statue in bronzo – cinque delle quali alte un metro – rinvenute a San Cascino dei Bagni, in Toscana, ad inizio novembre. Con loro anche 6 mila monete, probabilmente parte di un deposito votivo. Gli archeologi ritengono che le vasche termali abbiano protetto i tesori per circa 2300 anni, mantenendoli intatti e in perfette condizioni. «Riscriverà la storia», ha detto all’Ansa Jacopo Trabolli dell’Università di Siena. Risalenti al II secolo a.C., le statue erano parte di un santuario chiuso dai cristiani nel IV d.C.

6. L’immagine di Buddha in uno «specchio magico» del Giappone
Fra le scoperte più belle del 2022 la Cnn ha inserito anche l’immagine di Buddha nascosta in uno specchio. A luglio il Cincinnati Art Museum ha presentato l’effigie sacra visibile solo quando la luce colpisce la parte frontale dell’oggetto. «Eravamo così eccitati», ha detto la dottoressa Hou-mei Sung, curatrice del museo che ha effettuato la scoperta. Ha detto di essersi imbattuta nell’immagine per caso, proiettando la luce di uno smartphone poiché l’oggetto le ricordava uno «specchio magico» del Giappone.
7. Il quadro di Vermeer realizzato da un suo apprendista
Fra i maestri d’arte più emblematici dei Paesi Bassi è impossibile non citare Johannes Vermeer, attivo nel XVII secolo ed esponente di spicco del secolo d’oro olandese. Alcuni esperti di Washington hanno però scoperto che uno dei suoi dipinti più celebri, La ragazza con il flauto, è opera di un’altra mano. L’autore fu probabilmente un suo apprendista o un assistente, forse persino un suo familiare. Lo dimostrerebbero alcune linee «decise, quasi impazienti» che denoterebbero una personalità diversa dall’artista. La scoperta potrebbe rivoluzionare gli studi, dato che finora si riteneva che Vermeer non avesse mai aperto una scuola.
8. Il più grande diamante rosa riaffiora dalle miniere dell’Angola
Circa 170 carati. È il peso di Lulo Rose, il diamante rosa più grande degli ultimi 300 anni. A scoprirlo la scorsa estate i minatori dell’australiana Lucapa Diamond Company in un sito nel cuore dell’Angola. La gemma è incredibilmente rara rispetto a quelle bianche: basti pensare che solo una su circa 10 mila si presenta colorata e solo uno su 100 supera i 10.8 carati. «È una scoperta storica», ha annunciato in un comunicato il governo angolano. Il più grande diamante rosa della storia, la “Pietra del 4 febbraio” dal giorno del suo ritrovamento nel 2016 da 404.2 carati fu venduta per circa 16 milioni di dollari.

9. La statua di un giovane Eracle in uno scavo a Filippi
Celebre per le sue 12 fatiche, il semidio Ercole – o Eracle, come lo conoscevano i greci – ha fatto di nuovo capolino nell’archeologia. A settembre, l’Università Aristotele di Filippi, nella Grecia nord-orientale, hanno trovato una statua di circa 2 mila anni fa che raffigura l’eroe in età giovanile. Seppur frammentata, è però in ottime condizioni per quanto concerne busto e testa. Probabilmente era parte decorativa di una fontana, risale a un tempio del II secolo d.C. e raffigura l’eroe con in mano l’iconica mazza e le spoglie del leone di Nemea.
10. A Gaza, un contadino ha trovato un mosaico di epoca bizantina
Un’altra incredibile scoperta archeologica del 2022 frutto del caso proviene dalla Striscia di Gaza. Lo scorso settembre un agricoltore, non riuscendo a capire perché un albero non riuscisse a crescere nel suo terreno, ha deciso di scavare. Sorprendentemente, ha trovato un mosaico di epoca bizantina con animali e motivi geometrici che ostacolava le radici. «Non appartiene alla mia famiglia, ma a tutto il popolo palestinese», ha detto l’uomo a Reuters. Alcuni archeologi francesi sono al lavoro per approfondire datazione e manifattura.
A Palestinian farmer and his son have discovered a rare mosaic painting dating back to the period between the fifth and seventh centuries in the Bureij refugee camp in the central Gaza Strip. pic.twitter.com/E9bl2IYfpv
— Quds News Network (@QudsNen) September 18, 2022
11. Le incisioni assire scoperte a Ninive dopo la distruzione dell’Isis
L’azione dell’Isis in Medioriente ha causato enormi perdite dal punto di vista storico e archeologico in tutta la nazione. Basti pensare alla distruzione di Ninive, in Iraq, e della sua Porta di Dio o Porta Mashki. Durante il restauro, però, i ricercatori hanno individuato incisioni assire mai viste prima e conservate sotto le rovine. Si tratta di sette lastre di marmo raffiguranti soldati e vari vegetali come palme e melograni nel palazzo del re Sennacherib, che governò sulla città nel 700 a.C. «È un sogno», hanno detto gli esperti.
12. La collana di una badessa o principessa del Northamptonshire
Risale allo scorso aprile il ritrovamento di una tomba medievale nel Northamptonshire britannico. Qui un team di ricerca ha scoperto il corredo funerario di una donna vissuta nell’VIII secolo. Spicca una collana in oro e pietre preziose oltre a una croce in argento e ceramiche di vario pregio. Difficile stabilire l’identità della proprietaria, ma è probabile definirne l’estrazione sociale. Per gli esperti si tratterebbe forse di una badessa o persino di una principessa.
13. Processioni mesopotamiche in una grotta dell’Età del Ferro
È di maggio invece la scoperta di alcune raffigurazioni sulle pareti di una stanza nel sud-est della Turchia. La camera, che si estende per 30 metri sotto un’abitazione privata nel villaggio di Basbuk, è unica nel suo genere e risale probabilmente all’Età del Ferro. Tuttavia, gli archeologi hanno trovato immagini risalenti al IX secolo a.C. e all’impero neo-assiro. Le divinità in processione protagoniste dei disegni indicherebbero un potenziale scambio culturale fra più popoli, smentendo azioni di mera conquista.
14. Le nuove scoperte grazie al progetto ferroviario inglese della linea HS2
Già nel 2021, i lavori per la costruzione della linea HS2 nel Regno Unito avevano consentito agli archeologi di effettuare incredibili scoperte. Il 2022 non ha deluso le aspettative, tanto che un’intera città romana è riemersa nelle campagne inglesi del Northamptonshire. Risalente allo scorso gennaio, lo scavo ha portato alla luce 30 abitazioni circolari oltre a officine, fornaci, pozzi e vari oggetti come gioielli, ceramiche e monete. Gli esperti ritengono possa trattarsi di uno snodo commerciale.

15. Nuovi oggetti fanno luce sull’antica cultura Sanxingdui in Cina
Circa un secolo fa, un contadino cinese si imbatté in un’area ricca di manufatti antichi vicino Chengdu. Qui visse la cultura Sanxingdui, ancora avvolta nel mistero dato che non ha lasciato documenti o resti umani. Forse parte del regno di Shu, risalente al I millennio a.C., ha già restituito sei fosse sacrificali con 13 mila oggetti. Lo scorso giugno le autorità cinesi hanno documentato altri 3 mila oggetti, tra cui maschere d’oro e ceramiche di pregevole fattura.