Il mondo sottomarino continua a regalare nuove sorprese. Fra gli ecosistemi meno conosciuti sul Pianeta, sia per la vastità dell’area che per le condizioni impervie di ricerca, l’oceano serba ancora molti segreti. Alcuni scienziati del Museo di storia naturale di Londra hanno individuato sul fondale del Pacifico 30 nuove specie marine finora ignote. Invertebrati, ma anche meduse e coralli. Tuttavia, si tratta di animali già a rischio per via dell’eccessiva estrazione mineraria in acque profonde che ne destabilizza abitudini e comportamenti. Gli esperti: «È il primo grande studio sulla megafauna, di cui abbiamo poche informazioni».
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Le 30 nuove specie marine a rischio per l’estrazione mineraria
Lo studio, disponibile sulla rivista scientifica Zookeys, è opera di un team di scienziati del Museo di storia naturale di Londra. Sfruttando un veicolo telecomandato, hanno ispezionato un’area delle pianure abissali di Clarion-Clipperton, nel Pacifico centrale. Hanno così scoperto un’elevata biodiversità con 55 esemplari appartenenti a ben 48 specie differenti. Fra queste, 30 erano ancora ignote. Si tratta inoltre del primo studio basato sull’osservazione dal vivo degli animali nel loro habitat, dato che in precedenza ci si era affidati solo ad alcune fotografie. Più della metà vivono a circa 4800 metri di profondità. Gli esperti hanno documentato nuove specie di vermi segmentati e invertebrati appartenenti alla stessa famiglia dei millepiedi. Presenti anche animali marini simili alle meduse, spugne e alcuni coralli.

«La scoperta ha una duplice importanza», ha detto al Guardian Guadalupe Bribiesca-Contreras del Museo di storia naturale. «Offre informazioni su nuove specie marine, ma anche importanti dati sulla megafauna», cioè animali di grandi dimensioni. Sulle 30 nuove specie marine scoperte però pende già una pesante spada di Damocle. La loro sopravvivenza è infatti in pericolo per via di una sempre più invadente estrazione mineraria in acque profonde. Gli esperti sperano che i nuovi dati possano offrire spunti interessanti per migliorare l’attività e salvaguardare tutti gli abitanti delle acque.