Un caso che ha fatto indignare il mondo: tutto è accaduto pochi giorni fa quando, nella prima pagina della rivista Die Aktuelle è comparsa, in prima pagina, un’intervista all’ex pilota di Formula1, Michael Schumacher. Nell’articolo, una serie di domande scomode e imbarazzanti, che sono state rivolte al campione come se si trattasse delle domande che «tutti vorrebbero fargli». Una sorta di montaggio giornalistico botta e risposta reso possibile grazie al ricorso all’intelligenza artificiale, più precisamente a un software che ha generato l’articolo imputato. Nulla di vero e tutto inventato, ma l’indignazione scatenata si è trasformata in un’ondata di reazioni sollevate dalla Germania all’Inghilterra.

La rivista denunciata per la finta intervista a Michael Schumacher
La famiglia di Schumacher, che ha sempre mantenuto uno stretto riserbo dopo l’incidente sciistico che ha causato gravi danni al tedesco, ha fatto sapere che farà causa a Die Aktuelle. Il fatto che l’articolo sia stato presentato come fosse «la prima intervista» dell’ex pilota, con l’aggiunta di frasi enfatiche come «sensazione mondiale», per attirare ancora di più i lettori, non sono state gradite, e a nulla è valso che, in piccolo e molto meno visibile, vi fosse una scritta molto dove si precisava che «le risposte sembrano vere». Ora la famiglia ha deciso di fare causa contro Die Aktuelle.
I media tedeschi solidali con la famiglia Schumacher
Non solo la famiglia, ma anche i media tedeschi si stanno schierando contro il settimanale con affermazioni legate alla modalità di intervista condotta attraverso una serie di domande che «suonano incredibilmente realistiche». Diversi giornali tedeschi hanno ritenuto offensivo il modo di lavorare del magazine affermando che «svilisce il senso stesso del giornalismo». Intanto, l’agenzia di stampa Reuters ha fatto sapere che intende perseguire legalmente il settimanale