Schumi privato

Redazione
10/09/2021

La famiglia torna parlare del campione tedesco nel documentario disponibile su Netflix da mercoledì, mostrando il lato più intimo. Dal figlio Mick alla moglie Corinna: «Non ha smesso di lottare, ci ha protetto e tocca a noi fare lo stesso con lui».

Schumi privato

«Michael è ancora qui. In un modo diverso ma non ha smesso di lottare». Corinna Betsch, moglie di Schumacher, non vuole arrendersi al destino e in lacrime torna a parlare delle condizioni del marito. Le racconta all’interno del documentario Schumacher dedicato alla carriera del campione e disponibile su Netflix dal prossimo mercoledì, 15 settembre. Conferma che il marito sta proseguendo con la riabilitazione, conseguenza di un incidente sugli sci avvenuto nel dicembre 2013, quando a Meribél cadde e sbatté la testa contro una roccia. Da allora gli aggiornamenti sul suo stato di salute sono stati pochissimi. Si sa che nel settembre 2014 è tornato nella sua residenza svizzera di Glad dove, dopo gli interventi per riassorbire un trauma cranico e un’emorragia cerebrale, un periodo in coma farmacologico durato sei mesi, starebbe seguendo, appunto, un percorso riabilitativo.

Corinna Betsch: «Ogni giorno Michael mi trasmette forza»

«Ogni giorno mi mostra quanto sia forte e determinato. Viviamo insieme a casa. Facciamo terapia e lo aiutiamo anche solo trasmettendogli il nostro calore e il legame della famiglia», rivela l’ex cavallerizza. E sebbene come si sa le possibilità di un recupero completo sono minime, la donna non perde la speranza: «Non mi importa, farò tutto il possibile. Stiamo cercando di reagire nel mondo in cui Michael ha sempre voluto e continua a volere». All’insegna di una grande riservatezza. «Il privato è privato. L’ho sempre detto. Lui ci ha protetto e noi adesso dobbiamo fare lo stesso con lui. Garantendogli per quanto possibile la serenità». Le fa eco il figlio Mick: «Se ci penso, mi vengono in mente i momenti felici. Ci rivedo a fare attività divertenti dal kart alle carrozze trainate dai pony. Mi piacerebbe parlargli di automobilismo. Era il mio eroe, pensavo solo a diventare come lui». Capace di dominare in pista e resettare tutto una volta tornato a casa: «Ci chiedeva cosa avessimo fatto nella giornata e si sedeva ad ascoltare con pazienza. Trovava sempre il tempo per noi» spiega l’altra figlia, Gina Maria.

Schumacher, il pilota più vincente di sempre

Ad oggi Michael Schumacher resta il pilota più vincente della storia della Formula 1. Ha conquistato sette titoli mondiali in carriera: due con la Benetton tra il 1994 e il 1995 e cinque consecutivi in Ferrari tra il 2000 e il 2004. Ritiratosi per la prima volta nel 2006, tornò a correre dal 2010 al 2012 con la Mercedes.