Sardegna, pescano una cernia ma è area protetta: scatta l’esposto dopo un video su TikTok

Redazione
29/08/2022

Due giovani apneisti hanno pescato il pesce di 22 kg e documentato tutto in un video. La clip, però, si è trasformata in un autogol quando hanno rimediato un esposto a causa della zona in cui hanno praticato la battuta.

Sardegna, pescano una cernia ma è area protetta: scatta l’esposto dopo un video su TikTok

Con un clamoroso autogol, due giovani apneisti hanno rimediato un esposto in procura. Due ragazzi in Sardegna hanno girato un video durante una battuta di pesca in cui hanno catturato una cernia di 22 kg a 20 metri di profondità. Poi lo hanno pubblicato su TikTok, vantandosi della propria impresa. Peccato che il punto in questione è all’interno della zona di Capo Caccia, ad Alghero, in quell’area di Sassari che è protetta per legge. E così la procura della Repubblica di Sassari ha provveduto all’esposto. Il video circola ancora sul web e in tanti, adesso, chiedono una pena esemplare per scoraggiare eventuali altri «pseudopescatori».

Il video su TikTok: «Il pesce più grosso mai preso»

«Stiamo andando in un posto, raga, dove non c’è veramente nessuno». Inizia così il racconto di uno dei due ragazzi, che su TikTok ha voluto documentare la propria pseudo-impresa. La clip è stata rilanciata da svariati gruppi e adesso i protagonisti della vicenda vengono ripresi da ogni parte d’Italia e definiti «pseudopescatori». Uno dei due si vanta: «Faccio questo sport da quando ho 13 anni e questo è in assoluto il pesce più grosso che abbia mai preso». Poi arriva anche un altro video in cui i due vendono il pescato a un ristoratore di Alghero: «Raga, missione compiuta. Ci siamo fatti 140 euro». Infine la cena al ristorante, per gustare proprio ciò che hanno pescato.

Sardegna, pescano una cernia ma è area protetta: scatta l'esposto dopo un video su TikTok. Due ragazzi beccati grazie alla loro stessa clip
Alghero (Getty)

L’esposto

A far partire l’esposto in procura è stato il Gruppo d’intervento giuridico, che ha segnalato la vicenda al al Corpo forestale della Regione Sardegna, alla Guardia costiera, al Comune di Alghero e all’Azienda speciale di gestione del parco naturale di Porto Conte e dell’area marina protetta. L’obiettivo è che «vengano svolti gli opportuni accertamenti e applicate le sanzioni di legge». Il portavoce dell’associazione, Stefano Deliperi, spiega: «La Sardegna non è terra e mare per beceri safari, chiunque se lo metta in testa una buona volta per tutte. L’area marina di Porto Conte-Capo Caccia rientra nella zona di protezione speciale e nel sito di importanza comunitaria Capo Caccia (con le Isole Foradada e Piana) e Punta del Giglio. Rientra, infine, nel parco naturale regionale Porto Conte e nell’area marina protetta Capo Caccia/Isola Piana».

Mulas chiede una «pena esemplare»

Sull’accaduto è intervenuto anche Christian Mulas, presidente della commissione Ambiente del comune di Alghero: «Ci vuole una punizione esemplare, così sarà di esempio per tutti». Mentre il reato e cosa rischiano i due sono al centro della spiegazione di Deliperi: «La pesca sportiva nelle aree marine protette è vietata e sanzionata penalmente potrebbe integrare gli estremi del reato di furto aggravato ai danni dello Stato, nonché la violazione della disciplina regionale e regolamentare istitutiva e gestionale dell’Amp, mentre l’acquisto di proventi da reato può integrare gli estremi di cui all’articolo 648 del codice penale (ricettazione), oltre alle sanzioni inerenti gli aspetti commerciali e igienico-sanitari».

Sardegna, pescano una cernia ma è area protetta: scatta l'esposto dopo un video su TikTok. Due ragazzi beccati grazie alla loro stessa clip
Scorcio di mare ad Alghero (Twitter)