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Sara Cunial, chi è la deputata che potrà entrare in Parlamento senza Green pass

Fervente No Vax ha vinto la sua battaglia e adesso potrà sedere in Aula pur non essendo provvista di certificato verde. Espulsa dal Movimento 5 Stelle, in passato paragonò le vaccinazioni a un «genocidio».

18 Novembre 2021 14:0618 Novembre 2021 15:09 Redazione
Sara Cunial, deputata del Gruppo Misto, potrà entrare in Parlamento senza Green pass: la storia politica della donna

Ha vinto il ricorso, adesso potrà entrare senza Green Pass in Parlamento, aprendo probabilmente una breccia dentro cui proveranno a tuffarsi in tanti. Il presidente del Collegio d’appello della Camera dei deputati Andrea Colletti ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dalla deputata del gruppo Misto Sara Cunial. Il provvedimento, un decreto cautelare monocratico, adesso dovrà essere esaminato dal Consiglio di giurisdizione della Camera il prossimo 1 dicembre. Ma non cambia la sostanza, almeno per il momento. La donna, romana di 42 anni, insieme ad altri colleghi, ma anche a funzionari di Montecitorio, aveva presentato ricorso contro la delibera dei questori al tribunale interno di primo grado di Montecitorio presieduto da Alberto Losacco, esponente del Partito democratico.

Covid Pass: le parole alla Camera dei Deputati della deputata Sara Cunial” https://t.co/RQmIiazMsl 28

— Tommaso Iacobellis 🇮🇹 (@IacobellisT) November 18, 2021

Il travagliato iter del procedimento avviato da Sara Cunial

L’obiettivo, oggi raggiunto, era chiedere una sospensiva immediata, dovuta alla necessità di entrare alla Camera per votare. All’istanza, in un primo momento respinta, è seguito, dunque, l’appello presentato da Cunial al presidente del collegio della Camera dei deputati Andrea Colletti, ex membro del Movimento 5 stelle e adesso in Alternativa C’è, che ha invece accolto il ricorso. Superiore è stata infatti ritenuta la ragione della donna di dover presenziare in Aula per votare e quindi esercitare il mandato di rappresentanza popolare.

Chi è Sara Cunial

Sara Cunial, nata a Roma, ma di origini venete, ha 42 anni e nel 2018 venne eletta in Parlamento tra le file del Movimento 5 stelle. Da questo fu successivamente espulsa, in quanto accusò i pentastellati di difendere le agromafie. Fervente No vax, già nel 2018 paragonò a un «genocidio» le vaccinazioni. Una tesi, che le costò una prima sospensione, naturalmente portata avanti con ancora maggiore determinazione in tempo di Covid. Cunial ha infatti associato i test per il vaccino alle «sperimentazioni dei nazisti» e durante il primo lockdown si schierò apertamente contro la «reclusione degli italiani». Fermata sul litorale di Ostia, il giorno di Pasquetta del 2020, con l’Italia barricata in casa, ai vigili urbani disse di essere fuori per «lavoro». Fu lei a tentare di baciare l’inviato di La7 Alessio Lasta durante una manifestazione e a rispondere ai finanzieri rivendicando l’immunità parlamentare mentre questi le chiedevano di sciogliere un assembramento. A ottobre si barricò insieme all’altro ex grillino Davide Barillari dentro la sede della Regione Lazio per protestare contro l’obbligo di Green Pass sul posto di lavoro. Una volta uscita dal palazzo, annunciò «come i rifugiati», di aver chiesto asilo politico all’ambasciata svedese. A due giorni fa, invece, risale la notizia, rilanciata da Repubblica della visita a inizio anno presso il carcere di Fuorni, Salerno. Qui, insieme a due americani, ha interrogato Arturo D’Elia, un hacker ex dipendente di Leonardo su un presunto complotto ai danni di Trump, di cui erano convinti i membri del QAnon. Una circostanza insolita che indusse il pirata informatico a chiedere l’intervento della polizia penitenziaria.

Green Pass, il precedente Europeo di Francesca Donato

Ma la storia di Sara Cunial, trova forza in un precedente. A inizio mese Francesca Donato, eurodeputata eletta con la Lega, aveva annunciato che per entrare al Parlamento europeo non le sarebbe più stato più richiesto di esibire il Green pass. Una sospensiva dei cui effetti avrebbero beneficiato anche altri quattro colleghi. In attesa della decisione nel merito della Corte, «ci basterà mostrare un autotest con esito negativo», disse su Twitter. Adesso la situazione si è ripetuta anche in Italia.

+++ LA CORTE EUROPEA HA ACCOLTO LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA DEI MEP E MEMBRI DELLO STAFF DEL PARLAMENTO EUROPEO CONTRO IL #GREENPASS https://t.co/VUl9IVmh7H

— Francesca Donato (@ladyonorato) November 6, 2021

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