Santo del giorno, il 15 novembre si venera Sant’Alberto Magno
Vescovo e dottore della Chiesa, entrò nell’Ordine dei Predicatori e insegnò a Parigi filosofia e teologia. Maestro di san Tommaso d’Aquino, riuscì a unire la sapienza dei santi con il sapere umano e la scienza della natura.
Il santo del giorno di oggi, 15 novembre, è Sant’Alberto Magno, vescovo e dottore della Chiesa. Nato a Lauingen, in Svezia, è considerato il più grande filosofo e teologo tedesco del Medioevo, tanto da essere stato il maestro di San Tommaso d’Aquino.
Il santo del giorno 15 novembre 2023 è Sant’Alberto Magno
Alberto Magno nei primi anni del 1200 e divenne Dottore grazie a Pio XI dopo essere stato canonizzato. Discendente dalla famiglia dei conti di Bollstädt a Lauingen, storica regione della Svevia in Germania, dove trascorse la sua giovinezza, si recò all’Università di Padova dove il beato Giordano di Sassonia lo introdusse all’Ordine Domenicano. Dopo aver completato gli studi ed emesso i voti religiosi, fu nominato professore a Colonia, Ratisbona, Strasburgo e anche all’Università di Parigi. Tra i suoi allievi più illustri ci fu, come anticipato, San Tommaso d’Aquino.
La cattedra all’Università Pontificia
Nel 1254 Sant’Alberto fu eletto provinciale dei Domenicani in Germania. Nel 1256 andò a Roma e nel Concistoro di Anagni, alla presenza del Papa, difese vincendo, i diritti della Santa Sede e dei Religiosi Mendicanti contro i nemici. Il Papa ne fu così contento che lo tenne nella sua corte e gli assegnò una cattedra all’Università Pontificia. Rinunciò allora alla carica di provinciale, ma ritorno in Germania come arbitro e mediatore di pace politica e sociale in numerose contese. Nel 1260, Sant’Alberto ricevette la notizia della sua elezione a vescovo di Ratisbona da parte del Papa.
La beatificazione e la santificazione
Decise però di rinunziare al suo incarico di vescovo e, dopo tante insistenze, Urbano IV lo esonerò dall’ufficio pastorale ed egli ritornò lieto nel suo convento di Colonia, spendendo il resto della sua vita tra la preghiera, la direzione spirituale, la composizione di opere scientifiche ed ascetiche ed esplicando una vasta azione di pacificazione sociale. Meritò il titolo di dottore universale. Il 13 febbraio 1263 Papa Urbano IV lo nominò predicatore della crociata per la Germania, la Boemia ed altri luoghi teutonici. Dal 1265 all’inizio del 1267 Sant’Alberto fece un lungo soggiorno a Wurzbourg facendo da pacificatore, morì il 15 di novembre 1280 e fu sepolto nella chiesa parrocchiale di sant’Andrea a Colonia. La beatificazione è avvenuta 400 anni dopo, grazie a Papa Gregorio XV, nel 1622. Nel settembre 1872 i vescovi tedeschi inviarono a Roma una petizione per la sua canonizzazione. Alberto fu proclamato santo da papa Pio XI nel 1931 e lo stesso papa, in occasione della canonizzazione, lo proclamò dottore della Chiesa. Dieci anni più tardi, papa Pio XII lo dichiarò patrono dei cultori delle scienze naturali.