Sanremo 2023, FdI e FI chiedono ad Amadeus di ricordare le Foibe

Redazione
09/02/2023

Deputati e senatori hanno chiesto agli organizzatori del Festival di parlarne. Si mobilita anche il ministro della Cultura Sangiuliano: «Sarebbe importante».

Sanremo 2023, FdI e FI chiedono ad Amadeus di ricordare le Foibe

Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo. La giornata istituzionale, istituita nel 2004, punta a ricordare l’orrore delle Foibe e i massacri alle vittime. Quest’anno capita nel bel mezzo della settimana del Festival di Sanremo, appuntamento importante per gli italiani. Tanto che ora il centrodestra, con deputati e senatori e perfino ministri, hanno deciso di lanciare un appello ad Amadeus perché ne parli in diretta su Rai1 durante la quarta serata della kermesse canora. Il primo a esporsi è stato Tommaso Foti, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, seguito poi da Maurizio Gasparri, Federico Mollicone e perfino dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Sangiuliano: «Sarebbe un gesto importante»

Tra gli ultimi a lanciare l’appello, quindi, c’è stato proprio il ministro Sangiuliano, che dichiara: «Il 10 febbraio è la giornata dedicata al ricordo dell’orrore delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Sono rispettosissimo dell’autonomia dell’arte e del lavoro culturale degli artisti. Ma da cittadino, prima che da ministro, credo sarebbe un gesto importante che il Festival di Sanremo dedicasse un momento, domani sera, proprio al Giorno del Ricordo». In queste ore si è consumato l’ennesimo strappo tra la kermesse e il governo, dopo le critiche di Fedez, seguite allo scontro tra Amadeus e Salvini di due giorni fa.

Sanremo 2023, FdI e FI chiedono ad Amadeus di ricordare le Foibe. Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo: si mobilita anche il ministro Sangiuliano
Gennaro Sangiuliano (Getty)

Foti: «Fare riascoltare Sergio Endrigo»

Il primo, invece, è stato il capogruppo Tommaso Foti: «Il Festival di Sanremo ha domani l’occasione di rendere omaggio a quegli italiani che, per tanti anni, hanno vissuto il dramma di essere esuli in Patria. Il Giorno del Ricordo, che ricorre il 10 Febbraio, è stato istituito infatti per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Sergio Endrigo, compianto artista protagonista per anni sul palco dell’Ariston, visse di persona questa tragedia e ci ha raccontato il dramma di lasciare la propria terra nel celebre brano 1947.  Sarebbe davvero bello farlo riascoltare domani a tutti gli italiani in prima serata, ad ottanta anni dall’inizio della pulizia etnica da parte dei partigiani».

Mollicone e Lupi contro Fedez

E intanto proseguono anche gli attacchi a Fedez. Federico Mollicone di Fratelli d’Italia, un altro che ha lanciato l’appello a parlare delle Foibe, ha commentato il rap dell’artista su Adnkronos: «Secondo me quella canzone è semplicemente brutta. Poi, per quanto riguarda gli attacchi agli esponenti di governo, penso che la definizione più giusta se la sia data da solo: “comunista col Rolex”. Cerca il martirologio, ma non saremo di certo noi a darglielo». E ne parla anche Maurizio Lupi, leader di Noi moderati: «Non è che tutto è permesso a tutti. Lui ha usato la Rai, che è un palcoscenico di una tv pubblica. Un po’ di senso del rispetto sarebbe stato utile. Anche l’attacco al ministro Roccella è stato sbagliato e tra l’altro non credo le sia stato dato spazio per difendersi. A Fedez serviva il gesto clamoroso affinché si parlasse di lui».

Sanremo 2023, FdI e FI chiedono ad Amadeus di ricordare le Foibe. Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo: si mobilita anche il ministro Sangiuliano
Tommaso Foti (Facebook)