La scelta di Amadeus di dare spazio a Volodymyr Zelensky durante la serata finale di Sanremo 2023, il prossimo 11 febbraio, continua a fare discutere. Dopo le critiche dei pacifisti che hanno organizzato una manifestazione nella stessa sera e di Vauro, fumettista che ha condannato la scelta della Rai, alla Tv di Stato arriva anche un diffida formale. A inviarla è stata l’Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi, riconosciuta dal Ministero delle Imprese e iscritta al Cncu. L’organo parla di numerose lamentele di consumatori e si schiera «contro la partecipazione del presidente ucraino all’Ariston».

La diffida: «Rai ha obbligo di equilibrio e par condicio»
A spiegare il motivo della diffida alla Rai è la stessa associazione. «Condividiamo l’appello lanciato oggi da una lunga schiera di intellettuali per dire no a Zelensky a Sanremo», dichiarano i vertici dell’organismo. «Un festival musicale, per di più trasmesso da una rete di Stato finanziata dai cittadini che pagano il canone, non può diventare un palco politico, indipendentemente dall’aggressione subita dall’Ucraina e da chi abbia torto o ragione. Il rischio concreto è quello di trasformare l’Ariston in un teatro di propaganda dal quale chiedere più armi e interventi dello Stato a favore dell’uno o contro l’altro, contravvenendo agli obblighi del servizio pubblico che impongono alla Rai equilibrio, pluralismo e par condicio».

La richiesta è di non far partecipare Zelensky
La diffida è stata presentata ai vertici della rete televisiva e alla Commissione di vigilanza Rai. La richiesta è di fermare la trasmissione del videomessaggio del presidente ucraino, escludendo di fatto Zelensky da Sanremo. Al posto della sua partecipazione, l’associazione propone un minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina. Inoltre l’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi è pronta a realizzare un programma in cui farà intervenire in radio personaggi famosi ed esperti vari. Sarà commentata in diretta ogni singola serata. Il titolo sarà Ridateci Sanremo e si darà spazio anche a dubbi e critiche del pubblico.