Danilo Sacco, storica voce della band Nomadi, ha deciso di criticare Sanremo, visto che la manifestazione dimentica sempre la band.

Il post di Danilo Sacco sull’invito dei Nomadi a Sanremo
Danilo Sacco, voce dei Nomadi fino al 2011, in un post su Facebook è stato molto chiaro in merito alla questione Sanremo. Nel post ha scritto: «Sanremo si avvicina. Un altro anno di festa e musica e quant’altro. È un momento (piaccia o non piaccia), topico per la musica stessa proposta dal nostro Paese quindi va bene. Personalmente, con i Nomadi, ho avuto il piacere di parteciparvi tre volte. Con il professore Roberto Vecchioni (un genio, ma non lo devo dire io), con la dolcissima Irene Fornaciari grande voce, grande umiltà e con Gianluca Grignani (uno che, credetemi, le cose le sa scrivere eccome). Ho sempre ricavato belle emozioni ed incontrato parimenti belle persone. Sempre».
Poi ha scritto: «Ma quest’anno c’è qualche cosa che mi rode in gola e dato che nessuno lo dice, lo dico io. Mi sarei aspettato un invito per i Nomadi, in virtù di 60 (sessanta) anni di storia, musica, lotta, rabbia e dolcezza. Loro non lo dicono per correttezza e classe, ma dato che posso, ripeto, lo dico io, che di classe ormai ho smesso di ammantarmi. Non invitare i Nomadi, Beppe (in primis) Daniele, Cico, Massimo, Yuri e Sergio per i loro sessant’anni dopo tutto quello che hanno costruito e dopo tutti i sogni che hanno fatto sognare per tre generazioni…. Beh. È una grande mancanza di rispetto per gente che è cresciuta a pane e ferro per i palchi di mezzo mondo e non ha mai usato l’autotune».

La polemica di Danilo Sacco
Sacco ha continuato ancora scrivendo: «Avete perso una grande occasione. Posso anche non avere competenza tecnica in questo senso ed in definitiva, dopo quarant’anni di palco, ho bisogno di imparare ancora molto, ma… Non invitare i Nomadi, ripeto, la trovo una grande mancanza di rispetto. Voi pensate quello che volete. Un abbraccio Myey Adoraty».
Il post è stato sommerso di reazioni positive e molti hanno condiviso questo pensiero.