Non bastavano le polemiche su Zelensky. A Sanremo si accende un altro caso: la partecipazione di Sergio Mattarella alla serata inaugurale del Festival. Pare che la presenza del presidente della Repubblica accompagnato come sempre dalla figlia Laura abbia colto alla sprovvista la Rai. L’annuncio infatti è stato fatto direttamente da Amadeus durante la conferenza stampa senza citare l’azienda. Un fulmine a ciel sereno tanto che i consiglieri avrebbero inviato una lettera di fuoco alla presidente Marinella Soldi e all’ad Carlo Fuortes. Una faccenda non di poco conto, sia che i vertici Rai ne fossero stati al corrente senza debitamente comunicarlo sia che ne fossero totalmente all’oscuro (come qualcuno a viale Mazzini sostiene).
La partecipazione di Mattarella per il 75esimo compleanno della Costituzione
Una cosa è certa: la partecipazione del capo dello Stato all’Ariston è stata, comprensibilmente, organizzata per tempo. A confermarlo sempre il direttore artistico del Festival. «Sono emozionato ma soprattutto grato al presidente per aver accettato il mio invito e per questo voglio ringraziare il consigliere per la comunicazione del Quirinale, il dottor Giovanni Grasso e Lucio Presta, lavorano da tempo affinché questo possa accadere», ha sottolineato Amadeus. Lo stesso Giovanni Grasso, presente in Sala Stampa, ha spiegato il motivo della partecipazione straordinaria di Mattarella: «Quest’anno è il 75esimo compleanno della Costituzione Italiana e il Presidente Mattarella ha già iniziato a partecipare ad alcune iniziative […] Sembrava giusto, visto che la Costituzione parla di cultura e promozione della cultura. Non solo alta – anche se a me non piacciono queste distinzioni – ma anche quella popolare, perché Sanremo è il festival della cultura popolare».

L’inno di Mameli come ogni prima che si rispetti
«Avere con noi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è l’occasione per celebrare il 75esimo anniversario della Costituzione Italiana e non c’era modo migliore di farlo che invitando Roberto Benigni», ha ribadito Amadeus. «Per me sarà un immenso piacere riabbracciare Roberto, un evento che, alla presenza del presidente Mattarella, assumerà un valore etico e civile all’interno del Festival di Sanremo, che è la più grande manifestazione di cultura popolare». Non solo. Come ogni prima che si rispetti, Amadeus ha anticipato al pubblico che Gianni Morandi canterà l’inno di Mameli a inizio serata. Prendendo alla sprovvista lo stesso cantante che sorpreso ha risposto: «Comunque sono preparato!».
Il personale Rai in stato di agitazione
E mentre su Sanremo tira aria di tempesta, a Roma grandina. La consulta dei Cdr della Rai riunita martedì a Saxa Rubra «ritiene non più accettabili le carenze di organico nelle testate nazionali». Da tempo, si legge in un comunicato, «assistiamo all’uscita di colleghi, anche attraverso un piano di esodi incentivati, senza che arrivino sostituti. Di fatto un taglio di personale occulto». Le carenze di organico costringono «chi resta a saltare i riposi e a turni di lavoro palesemente in violazione delle previsioni contrattuali». Per questo, oltre al «caos organizzativo nei Centri di Produzione tv, gravati da carenze strutturali, con Torino e Napoli abbandonati in balìa degli eventi e Milano e Roma che scontano arretratezze tecnologiche», il 6 febbraio tutte le sigle sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale del Gruppo e, «nel caso non ci fossero le condizioni per iniziare una trattativa seria per il rinnovo del CCL Rai, in tempi ragionevolmente brevi, l’avvio una grande mobilitazione, nei confronti di questo vertice aziendale che non dà risposte ai tanti problemi dell’Azienda». Un’altra bella grana per Fuortes, il cui futuro in Viale Mazzini è già appeso a un filo.