Una nuova polemica si abbatte su Sanremo a pochi giorni dall’inizio della kermesse canora. Fratelli d’Italia, nelle parole della deputata Maddalena Morgante, ha attaccato in un lungo intervento alla Camera il cantante Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical. Il rapper classe ’98 è diventato il bersaglio di una nuova crociata politica del partito di Giorgia Meloni perché, secondo Morgante, vorrebbe portare al Festival di Sanremo il gender fluid. La deputata legge di fronte ai colleghi in Aula che lui canta di «sesso, amore poligamo e porno su OnlyFans». E da lì la richiesta alla Rai: «Ripensateci».
Morgante: «Vuole trasformare Sanremo in appuntamento gender fluid»
La deputata spiega il suo punto di vista senza che nessun collega di partito la interrompa. Il brano di Rosa Chemical si intitola Made in Italy e Morgante spiega che il cantante «ha affermato il sesso, l’amore poligamo e i porno su OnlyFans». Poi l’affondo: «La rivoluzione fluida era già da tempo al Teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollati allo schermo famiglie e bambini, emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre, è del tutto inopportuno». La deputata insiste: «Il Festival della canzone rischia di diventare l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non soltanto sulla TV di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini».

La richiesta alla Rai: «Ripensateci»
L’attacco di Fratelli d’Italia attraverso la deputata prosegue fino alla richiesta diretta ai vertici Rai e agli organizzatori. «Ormai da tempo e soprattutto in queste ultime edizioni», sottolinea Morgante parlando del Festival di Sanremo, «si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico. Un condensato della peggiore ideologia che mina e che vuole minare l’identità dell’uomo e della donna, e della dissacrazione, in modo del tutto irrispettoso, dei più importanti simboli religiosi». Quindi il punto centrale: «Non è accettabile, auspichiamo che ci sia un ripensamento».
