«Cambiate canale, adesso. Io vi avviso. Così noi ridiamo e voi non brontolate. Se no domani accuse di qua, c’è chi si lamenta. Cambiate canale ora, per pochi minuti: è una vostra scelta libera». Amadeus presenta così, con una sorta di minaccia mista ad avvertenza, il comico politicamente scorretto Angelo Duro. L’ex Iena arriva sul palco dell’Ariston alle 00.52 e resta in silenzio per quasi un minuto. Parte proprio da questo, con il consueto sarcasmo tagliente: «All’una meno dieci mi ha fatto uscire sto cretino. “Puoi dire quello che vuoi” e grazie al cazzo all’una meno dieci mi fai uscire. Fammi uscire alle 9 se hai il coraggio». Il Festival di Sanremo accoglie il comico nella parte finale della seconda serata.
Angelo Duro parte dal mondo del lavoro
Il primo dei temi toccati dal comico è il lavoro. Angelo Duro parte: «Sono felice, anche se non me ne frega niente. Ma sono felice, dopo tanti anni ho un lavoro: questo qui di parlare in pubblico e mi pagano pure. Ma io invio ancora i curriculum e vado a fare i colloqui, quando mi assumono li mando a fanculo io». Il palermitano poi pensa alla sua terra e a chi è rimasto, senza partire: «Negli ultimi anni ho riempito i teatri e venduto un sacco di libri. Mi vanto? Sì. Lo faccio per i miei amici, che mi dicevano che facevo il coglione. Chi è il coglione? Sono tutti a spasso, laureati, perché non sono andati via, non sono partiti. Ora zappano la terra, non è umiliante ma farlo con la laurea significa che hanno fallito due volte».

La corsa «ad arrivare primi»
«Io sapevo che ce l’avrei fatta. Come facevo? Perché sono il secondo genito, quello che ha la vita spianata», prosegue Angelo Duro. «I secondi hanno una grandissima possibilità: fare esperienza. Io ho imparato tutto da mio fratello. C’ho messo 30 anni a rifarmi una mia personalità, ma per me le cose di mio fratello erano collaudate non usate. Il secondo ha più possibilità di ragionare e valutare. Come Cristoforo Colombo che ha scoperto l’America e non se n’è accorto. Oggi si chiama America da Amerigo Vespucci, il secondo, che ha usato i suoi appunto e l’ha fregato. Ora c’è la gara ad arrivare primi».
Angelo Duro resta in mutande
Il comico prosegue parlando di trasgressione nel mondo moderno: «La gente è convinta di trasgredire ma si è solo omologata. Io trasgredisco, sono uno dei pochi sena tatuaggi. Non ci credete?». E il comico si spoglia, resta in mutande sul palco dell’Ariston: «Questa è trasgressione. In giro non lo becchi più un corpo così. Ho solo nei. Sono astemio, questa è trasgressione. Comodo dire cazzate da ubriaco, provate a dirle da astemio. Sono fidanzato da 17 anni con la stessa ragazza, vi sembra una cosa facile? Provateci. “State insieme perché vi amate?” No. Perché la tradisco regolarmente e lei lo sa, glielo dico. Non sono come quei maschi che tanto amate e vi tradiscono senza dirvi nulla. Ipocriti, vi parlano pure con le vocine dolci e non vi dicono mai cosa pensano veramente. Appena vi sposate vi nascondete tutto e poi cosa cambia? Niente, anzi peggio. Col divorzio avete tutti i problemi del matrimonio».

Amadeus scherza: «Forse la mia carriera finirà»
«Quante telefonate nascoste, messaggi segreti e profili falsi per raggiungere 5 secondi di orgasmo?» prosegue parlando del tradimento. Angelo Duro si sofferma sul rapporto tra uomo e donna, sulle falsità e sui tradimenti, parlando anche di prostituzione e di figli, di famiglie sfasciate e di vendetta. Il suo monologo dura quasi un quarto d’ora e poi va via, facendo il dito medio al pubblico. Amadeus rientra stravolto: «Può essere che la sua carriera cominci da adesso… e la mia finisca. Morandi è pietrificato». I due scherzano e si chiude il siparietto del comico.