Sanremo 2022, chi è lo scrittore Tahar Ben Jelloun citato da Cesarini

Redazione
03/02/2022

Lorena Cesarini, nella seconda serata del Festival, ha letto un passo del libro Il razzismo spiegato a mia figlia. Ecco chi è il pluripremiato autore. E cosa sapere sull'opera.

Sanremo 2022, chi è lo scrittore Tahar Ben Jelloun citato da Cesarini

Ha scelto le parole dello scrittore Tahar Ben Jelloun, dal libro Il razzismo spiegato a mia figlia, la coconduttrice del Festival di Sanremo, Lorena Cesarini, nella seconda serata della kermesse, per affrontare il tema del razzismo subito in prima persona.

Sanremo 2022 chi è Tahar Ben Jelloun
Il presidente francese Nicolas Sarkozy conferisce a Tahar Ben Jelloun la Legion d’Honneur (Getty Images)

Chi è Tahar Ben Jelloun, lo scrittore citato a Sanremo

Nato a Fès, nell’allora Marocco francese, il primo dicembre 1944, Tahar Ben Jelloun, scrittore, saggista e poeta, è cresciuto a Tangeri e ha studiato filosofia all’Università di Rabat. É stato proprio durante gli studi universitari che ha iniziato a scrivere poesie in francese. Docente di filosofia per vari anni nel suo Paese, nel 1971, a causa dell’arabizzazione dell’insegnamento, è emigrato a Parigi, dove ha conseguito poi il dottorato in psichiatria sociale, dedicandosi alla confusione mentale degli immigrati ospedalizzati. All’attività professionale, ha affiancato sempre quella letteraria. Ha pubblicato il primo romanzo, Harrouda, nel 1973. Nel 1987, con La Nuit sacrée, ha conquistato il Premio Goncourt. E molti altri riconoscimenti sono arrivati negli anni successivi, dal Premio Giornalistico Archivio Disarmo-Colombe d’oro per la Pace al Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Scrittore in lingua francese più tradotto al mondo, Tahar Ben Jelloun è noto, principalmente, per i suoi scritti su immigrazione e razzismo.

Il razzismo spiegato a mia figlia, l’opera di Ben Jelloun citata a Sanremo

Il libro Il razzismo spiegato a mia figlia, da cui è stato tratto, appunto, il testo letto al Festival di Sanremo, è uscito nel 1998 ed è divenuto rapidamente un bestseller. Tradotto in più di 25 lingue, ha venduto centinaia di migliaia di copie. È composto in forma di dialogo tra l’autore e la figlia Mérième, che allora aveva circa dieci anni. Lo scrittore risponde alle domande della bambina che cerca di capire cosa sia il razzismo. Il testo è stato immaginato per ragazzi, anche se il pubblico è divenuto in realtà molto più ampio e non conosce limiti di età.  Obiettivo, educare alla lotta contro il razzismo, da combattere anche nella quotidianità. Il volume gli è valso il Global Tolerance Award, conferitogli dal segretario delle Nazioni Unite, e, nel 2006, il Premio Internazionale Trieste Poesia.