Che si tratti di affreschi, quadri o sculture, sono molte le opere che hanno provato a raccontare nel tempo l’amore. Dal celebre Bacio di Gustav Klimt agli Amanti di Magritte, il campionario è ricco, firmato da artisti eccellenti. In occasione di San Valentino, tele e marmi da ammirare per una visita guidata romantica – anche online – assieme al proprio partner.
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San Valentino, l’amore nell’arte dal bacio di Klimt agli Amanti di Magritte
1. Gustav Klimt, Il bacio (1908), il dipinto più amato a San Valentino
Partiamo da una delle opere più fotografate e “instagrammate” nel giorno di San Valentino. Il Bacio di Gustav Klimt, risalente agli inizi del Novecento è conservato a Vienna nella Osterreichische Galerie Belvedere, l’opera in stile Liberty è stata dipinta su tela con decorazioni e mosaici color oro sullo sfondo e rappresenta l’estasi che proviene dall’amore. «Il bacio incarna sentimenti di tenerezza e amore e parla a tutte le generazioni di persone», ha dichiarato alla Cnn il curatore del museo Franz Smola.

2. Pierre Auguste Renoir, Rose scartate (1875), l’amore nella natura morta
L’amore può anche trovare spazio all’interno di raffigurazioni vegetali. La Cnn ha infatti evidenziato la bellezza femminile che si percepisce in Rose scartate, dipinto del 1875 di Pierre Auguste Renoir, uno tra i massimi esponenti dell’Impressionismo francese. Si tratta di una sensuale natura morta che, tramite le pennellate dell’artista, cattura l’attenzione dell’osservatore senza mai lasciarla andare.
3. Sandro Botticelli, La nascita di Venere (1486-88), anche l’amore ha la sua dea
La Galleria degli Uffizi di Firenze custodisce numerosi tesori inestimabili dell’arte italiana e mondiale. Fra questi trova spazio La nascita di Venere, opera quattrocentesca che Sandro Botticelli realizzò per la villa medicea di Castello. Protagonista è la dea dell’amore, ideale di bellezza, purezza e perfezione, in piedi su una conchiglia gigante. La scena richiama il mito classico narrato da Poliziano nelle Stanze e raffigura l’approdo della dea sulle spiagge di Cipro.

4. Henri de Toulouse-Lautrec, A letto: il bacio (1892), l’erotismo nei bordelli di Parigi
Esempio di post-impressionismo, A letto: il bacio di Henri de Toulouse-Lautrec è uno dei dipinti più belli da vedere per San Valentino. Risalente al 1892, cattura infatti un momento di intimità fra due donne ed è parte di una serie che l’autore realizzò assieme al ciclo che abbellì il bordello di Rue D’Amrboise di Parigi, di cui egli stesso era cliente. Protagoniste della scena sono due prostitute omosessuali intente a scambiarsi effusioni sotto le lenzuola, tanto che lo spettatore sembra quasi rubare loro un momento di privacy.
5. Antonio Canova, Amore e Psiche (1788-93), la scultura più celebre dell’amore
Il Louvre di Parigi custodisce la scultura più famosa che incarna il sentimento dell’amore. Amore e Psiche di Antonio Canova, risalente a un periodo compreso tra il 1788 e il 1793, è infatti una delle tre versioni che l’artista italiano ha realizzato sul mito classico. La scultura a tutto tondo raffigura gli amanti nel massimo momento di tensione emotiva, ossia nell’istante che precede il bacio. La perfezione nelle proporzioni e nel movimento sono cardini centrali dello stile neoclassico di cui Canova fu uno dei massimi esponenti.
6. Auguste Rodin, Il bacio (1888-89), la scultura che richiama Paolo e Francesca
Altra celebre scultura che incarna pienamente il sentimento fulcro di San Valentino è Il bacio di Auguste Rodin. L’opera in marmo risalente al 1888-89, conservata nel Museo Rodin di Parigi raffigura due amanti nudi nell’atto di baciarsi, con l’uomo che poggia dolcemente la mano sul fianco dell’amata. Per realizzare la scultura, l’artista si ispirò alla storia di Paolo e Francesca, gli amanti dannati che dominano il Canto V della Divina Commedia dantesca.

7. Francesco Hayez, Il bacio (1859), San Valentino nella Pinacoteca di Brera
Alla Pinacoteca di Brera è possibile ammirare invece Il bacio di Francesco Hayez, opera del 1859 che rappresenta una delle effusioni più celebri della storia dell’arte. Simbolo dell’Ottocento, incarna secondo gli esperti l’intero fenomeno del romanticismo italiano per caratteristiche e tecnica di composizione. L’uomo ha un piede sulla scalinata, simbolo di movimento e dunque di potenziale partenza imminente, ma presenta nel resto del corpo il desiderio di voler rimanere per sempre con l’amata che bacia con passione.
8. Giorgio de Chirico, Ettore e Andromaca (1917), l’amore nei miti classici
A Roma è possibile ammirare Ettore e Andromaca di Giorgio de Chirico. Il dipinto del 1917, custodito all’interno della Galleria Nazionale d’arte moderna, rappresenta in primo piano i due personaggi dell’Iliade omerica in uno dei momenti di maggior pathos del poema. L’eroe troiano saluta infatti la moglie poco prima di uscire dalle porte di Troia per affrontare Achille nel celebre duello. Qui i due hanno l’aspetto di due manichini o figure astratte cui però mancano gli arti superiori, fallendo così il tentativo di abbraccio.
9. Magritte, Gli amanti (1928), per San Valentino un’amore dai tratti oscuri
Uno dei baci più celebri della storia dell’arte è indubbiamente quello immortalato da Magritte nel suo Gli amanti del 1928. Oggi vi sono due copie in olio su tela, che oggi si possono ammirare nella National Gallery of Australia e nel MoMa di New York. Il quadro raffigura due innamorati con la testa totalmente avvolta in un panno bianco nell’atto di baciarsi con grande passione. L’opera però incarna anche le difficoltà di comunicazione, oltre a richiamare il suicidio della madre dell’artista, che si tolse la vita con uno straccio bianco sul volto.
10. Franck Disksee, Romeo e Giulietta (1844), l’attimo prima della tragedia
La Southampton Art Galley custodisce invece Romeo e Giulietta, opera del 1844 di Franck Dicksee. Il dipinto rappresenta i due protagonisti della tragedia shakesperiana in uno dei pochi momenti intimi della loro vita di coppia, mentre si abbandonano a un tenero bacio. Intorno a loro, sul celebre balcone, la natura regna sovrana conferendo un aspetto bucolico alla scena.