Come mostrano diverse foto pubblicate sui social nel fine settimana, carri armati ucraini T-72 di epoca sovietica, sequestrati durante il conflitto in corso, hanno fatto la loro comparsa in un museo dedicato all’assedio di Leningrado nei dintorni di San Pietroburgo. Molti utenti dei social media di lingua russa hanno definito inappropriato il posizionamento di veicoli blindati sequestrati durante l’invasione dell’Ucraina, iniziata undici mesi fa, nel museo della città di Kirovsk, a una trentina di chilometri da San Pietroburgo, città che nel 1914 fu ribattezzata Leningrado e mantenne poi questo nome fino al 1991.
Nessuna traccia dei lanciarazzi HIMARS forniti dagli Usa
Secondo il notiziario indipendente Sota, l’assenza di equipaggiamento Nato e lanciarazzi HIMARS, forniti dagli Stati Uniti e che l’esercito russo si è regolarmente vantato di aver sequestrato o distrutto, non è passata inosservata ai residenti di Kirovsk. Gli utenti dei social hanno inoltre messo in evidenza che ai carri armati T-72 mancano delle blindature, progettate per proteggere i veicoli dagli attacchi: Sota ipotizza che possano essere state tolte e destinate a mezzi adesso impegnati in Ucraina.

Il T-72 è entrato in servizio nelle forze armate dell’URSS nel 1973
Il T-72 è un carro armato da combattimento di origine sovietica, sviluppato negli Anni Sessanta, prodotto dalla Uralvagonzavod ed entrato in servizio nelle forze armate dell’URSS a partire dal 1973. Il museo Blockade ha preferito non rilasciare commenti sui T-72 ucraini, così come sulla presenza di veicoli anfibi BTR-4 del 2014: detto “Bucefalo”, quest’ultimo è un veicolo trasporto truppe a otto ruote a trazione integrale con formula 8×8, sviluppato in Ucraina a partire dal 2011.

Anche l’Ucraina ha esposto, nel centro di Kyiv, mezzi blindati russi
Non è certo la prima volta che trofei di guerra ucraini vengono esposti da quando la Russia ha attaccato l’ex repubblica sovietica il 24 febbraio 2022. A Mosca, ad esempio, sono stati mostrati diversi oggetti, come giubbotti antiproiettile, distintivi, uniformi militari, che i soldati russi hanno riportato dall’Ucraina, descritti come «reperti unici forniti dal ministero della Difesa». Da parte sua anche l’Ucraina ha esposto regolarmente, nel centro di Kyiv, carri armati russi e altro materiale militare catturato dai propri soldati.
Il museo è dedicato a uno degli eventi cruciali della Seconda Guerra mondiale
L’assedio di Leningrado è stata probabilmente la più cocente sconfitta in quella che, secondo i piani di Adolf Hitler, sarebbe dovuta essere una guerra lampo contro l’Unione Sovietica. Le forze armate naziste, che avevano progettato un assalto diretto della durata di sei/otto settimane, incontrarono un’inaspettata resistenza. L’assedio, che costò la vita a un quarto della popolazione, iniziò l’8 settembre 1941 per concludersi quasi due anni e mezzo dopo, il 27 gennaio 1944, con la vittoria sovietica e la liberazione della città.