Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Attualità

San Francisco, 200 morti per overdose di fentanyl in tre mesi

Nei primi tre mesi del 2023 a San Francisco si sono registrati 200 decessi per overdose. Uno ogni 10 ore. Fra i più colpiti i senzatetto e gli afroamericani. Il picco dopo la chiusura di un centro riabilitativo da parte del governo.

28 Aprile 2023 11:55 Fabrizio Grasso
Nei primi tre mesi del 2023 a San Francisco si sono registrati 200 decessi per overdose. Uno ogni 10 ore. Fra i più colpiti i senzatetto e gli afroamericani. Il picco dopo la chiusura di un centro riabilitativo da parte del governo.

San Francisco nella morsa della tossicodipendenza. Soltanto nei primi tre mesi del 2023, la città californiana ha registrato 200 decessi per overdose, il 41 per cento in più rispetto all’anno precedente. Uno ogni 10 ore, soprattutto a causa del fentanyl, oppiaceo derivato dalla morfina. Fra i più colpiti i senzatetto e gli afroamericani, nonostante siano una piccola minoranza della popolazione. Il picco si è registrato a gennaio, un mese dopo la chiusura da parte delle autorità di un importante centro di assistenza e recupero. Secondo alcuni esperti l’aumento delle morti per overdose sarebbe dovuto anche ai continui pattugliamenti della polizia. Per fuggire agli agenti, infatti, sempre più persone si isolano e consumano droghe senza alcun controllo.

Nei primi tre mesi del 2023 a San Francisco si sono registrati 200 decessi per overdose. Uno ogni 10 ore. Fra i più colpiti i senzatetto e gli afroamericani. Il picco dopo la chiusura di un centro riabilitativo da parte del governo.
A San Francisco le morti per overdose sono cresciute del 41 per cento rispetto al 2022 (Getty)

Perché è stato chiuso il centro di recupero

«È un vero peccato che San Francisco non riesca ad affrontare le morti per overdose», ha commentato al Guardian Daniel Ciccarone, docente di medicina all’università locale. «La città è divisa fra chi vuole pulizia delle strade a tutti i costi e chi propone un approccio più compassionevole». Proprio tale spaccatura ha portato, a cavallo tra fine 2022 e inizio 2023, alla chiusura del Tenderloin Center, struttura di assistenza per tossicodipendenti. Si trattava di un centro che offriva ricovero ai senzatetto, oltre a segnalazioni per alloggi, cibo e servizi sanitari. Inoltre consentiva di assumere droghe in quantità controllate in una specifica area sorvegliata. Secondo i dati, la struttura serviva quotidianamente circa 400 persone, ma è stata fortemente criticata da una fetta di abitanti che ritenevano il Tenderloin Center una calamita per tossicodipendenti in un quartiere già martoriato.

San Francisco's Tenderloin Center serves 400 people a day. It provides food, clothes, showers and bathrooms to unhoused people and those struggling with addiction — but it's slated to close next month.

Where will people go? https://t.co/VKF1A8CIFE

— San Francisco Chronicle (@sfchronicle) November 3, 2022

Alla chiusura del centro, decretata dalla sindaca di San Francisco London Breed in accordo con la procuratrice distrettuale Brooke Jenkins, ha fatto seguito un’intensificazione dei controlli per strada. Da allora la polizia pattuglia i quartieri più a rischio, portando sempre più spacciatori dietro le sbarre. La maggior sicurezza sulle strade ha però spinto i tossicodipendenti all’isolamento, e a usare le sostanze senza controllo morendo così sempre più spesso per overdose. «Paura e fretta di drogarsi aumentano i rischi», ha dichiarato Gary McCoy della ong HealthRight 360 che lavorava nel Tenderloin Center. «La lotta alle overdose sta avendo l’effetto opposto». Eppure le autorità non sembrano voler cambiare rotta. Il governatore della California Gavin Newsom ha infatti promesso ulteriori risorse per le forze dell’ordine. «Ci attendono grandi sfide», aveva annunciato Breed lo scorso marzo. «Non solo le overdosi da fentanyl, ma anche violenza armata e crimini contro il patrimonio».

Nei primi tre mesi del 2023 a San Francisco si sono registrati 200 decessi per overdose. Uno ogni 10 ore. Fra i più colpiti i senzatetto e gli afroamericani. Il picco dopo la chiusura di un centro riabilitativo da parte del governo.
A sinistra la sindaca di San Francisco London Breed, a destra la procuratrice Jenkins (Getty)

In Australia un centro simile aveva sollevato le stesse polemiche

Si rende dunque necessario virare verso una nuova soluzione che possa portare a una reale riduzione dei casi di overdose. Ciccarone ha suggerito di guardare all’estero, nello specifico a Melbourne, dove dal 2018 è attivo un centro simile al Tenderloin. «Ha dimostrato di poter ridurre i decessi, frenare il consumo di droga in strada e aiutare i tossicodipendenti», ha sottolineato. «Basta aspettare». L’esperto è convinto che la gente abbia decretato troppo velocemente l’inutilità e la pericolosità del centro che non ha avuto margini per cambiare le cose. «Ci si aspettava tutto troppo presto», ha concluso Ciccarone. «I dati degli ultimi tre mesi dimostrano però che era utile». Eppure anche in Australia l’iniziativa sta incontrando alcuni problemi. Un articolo del Daily Mail del dicembre 2022 aveva riportato un’insoddisfazione della gente simile a quella di San Francisco. «Non funziona», si erano lamentati alcuni cittadini. «È un continuo fallimento».

Mara Venier alla madre di Alessandro Impagnatiello: «Sì signora, suo figlio è un mostro». Critiche si Twitter.
  • Cronaca
Alessandro Impagnatiello, il suo avvocato difensore rinuncia al mandato
Il legale ha già comunicato la decisione al suo (ex) assistito durante un colloquio in carcere. Venerdì l'autopsia sul corpo di Giulia.
Debora Faravelli
Dalla sanità alla tecnologia, così Elkann rivoluziona Exor
  • Aziende
Exor Strategy
Elkann sta preparando una rivoluzione della controllata di famiglia. Le parole d'ordine sono diversificare e internazionalizzare. L'ultimo capitolo di un percorso controverso, non senza conflitti, è stato il lancio del fondo Lingotto per investire in tecnologie di frontiera con i francesi di Covéa. E nella Sanità si allea con Bedin. Mentre la Juve per ora non si vende, ma si cerca un socio.
Andrea Muratore
Mara Venier alla madre di Alessandro Impagnatiello: «Sì signora, suo figlio è un mostro». Critiche si Twitter.
  • Attualità
Mara Venier alla madre di Alessandro Impagnatiello: «Sì signora, suo figlio è un mostro»
Sabrina Paulis in lacrime si era scusata in tv con la famiglia di Giulia Tramontano. Le parole della conduttrice criticate sui social.
Redazione
Stasera 4 giugno su Canale 5 Il papa buono, che racconta la vita di Giovanni XXIII. Dal regista al protagonista, cosa sapere sul film.
  • Tv
Il papa buono stasera su Canale 5: trama, cast e curiosità
Stasera 4 giugno su Canale 5 andrà in onda Il papa buono, che racconta la vita di Giovanni XXIII. Dal regista al volto del protagonista, cosa sapere sul film.
Redazione
Stasera 5 giugno su Rai3 Report. Dalla presunta evasione fiscale della Niccolò Cusano alla situazione dei disabili in Liguria, i temi.
  • Tv
Report, stasera su Rai3 Stefano Bandecchi e l’università Niccolò Cusano
Stasera 5 giugno su Rai3 Report di Sigfrido Ranucci. Dalla presunta evasione fiscale della Niccolò Cusano alla situazione dei disabili in Liguria, i temi della puntata.
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021