Il cadavere ritrovato il 18 novembre 2022 a Novellara appartiene a Saman Abbas, la giovane pachistana che, secondo l’accusa, sarebbe stata uccisa dalla famiglia dopo essersi opposta ad un matrimonio combinato. La conferma è giunta dopo le analisi degli esperti sulla salma e, in particolare, sui denti.
Saman Abbas: il cadavere trovato a Novellara è suo
L’avvocato Barbara Ianuccelli, che assiste l’associazione Penelope ed è parte civile nel processo che inizierà a febbraio, ha riferito che «Saman è stata identificata da un’anomalia dentaria grazie a foto e video. L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post portem». La frattura dell’osso nella parte anteriore del collo avvalorerebbe l’ipotesi di strangolamento.

Lo stesso legale aveva anticipato che il 4 gennaio si sarebbe svolta l’ispezione sui vestiti e sarebbero arrivati i risultati di alcune analisi come il segnale trovato sul collo. E così è stato, confermando definitivamente che il corpo rinvenuto appartiene a Saman. Un’ipotesi che fin da subito aveva i connotati di una certezza, considerate le circostanza del ritrovamento – il luogo era stato indicato dallo zio, accusato del suo omicidio – e qualche elemento peculiare. Tuttavia, il procuratore capo di Reggio Emilia Calogero Gaetano Paci aveva affermato che la prova regina sarebbe stata quella del DNA.

A febbraio inizierà il processo
Si attende ora l’inizio del procedimento penale in cui sono imputati cinque familiari della vittima: i suoi genitori, due cugini e lo zio. Gli ultimi tre sono tutti in carcere in Italia in attesa di giudizio, mentre il padre è stato arrestato in Pakistan e si trova ancora nel suo paese d’origine. «Credo che non lo vedremo mai in Italia perché non ci sono patti ed è tutto rimesso alla discrezionalità del paese. Penso che non verrà mai estradato», ha affermato in merito la Ianuccelli. La madre, invece, è l’unica ancora latitante.