Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è stato accolto con cori, striscioni e perfino con il lancio di carta igienica al suo arrivo alla Rada San Francesco, a Messina. Il vicepremier è stato ospite, insieme al presidente della Regione siciliana Renato Schifani e ai vertici della Cisl nazionali, locali e delle due Regioni (Sicilia e Calabria), dell’iniziativa Il ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l’Italia, organizzata dal sindacato e dalle Federazioni Filca e Fit sulla nave Elio. A contestare aspramente Salvini sono stati i tanti manifestanti dei gruppi contrari al Ponte sullo Stretto.
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I No Ponte contro Salvini: «Vattene»
Decine di manifestanti dei diversi gruppi No Ponte, con in testa anche l’ex sindaco del Comune di Messina, Renato Accorinti, si sono assiepati agli imbarcaderi in attesa dell’arrivo delle autorità. Già dalle 8 del mattino, 3 ore prima rispetto all’arrivo previsto del ministro, i comitati hanno occupato il marciapiede antistante i tornelli, contenuti dalle forze dell’ordine. Poi, all’arrivo del ministro, quasi contemporaneamente a quello di Renato Schifani, i cori e le urla sono aumentate: «Salvini non ti vogliamo». Il messaggio è testimoniato, inoltre, su un lungo striscione con scritto: «Salvini vattene». E ai giornalisti presenti i manifestanti hanno espresso tutto il proprio disappunto per l’opera, contro cui protestano ormai da anni, sottolineando inoltre come le priorità, per Sicilia e Calabria, riguardano le infrastrutture interne e la messa in sicurezza del territorio.
Messina, Salvini contestato dai No Ponte: lancio di rotoli di carta igienica #matteosalvini #noponte #pontesullostretto #localteam pic.twitter.com/3zuOwFtPce
— Local Team (@localteamtv) June 6, 2023
Salvini sul Ponte: «Costerà al massimo 13 miliardi»
Intanto, mentre la contestazione proseguiva, Salvini si è concesso ai giornalisti all’interno della nave e ha ribadito la natura dell’infrastruttura. «Il Ponte unirà l’Italia dopo 50 anni di chiacchiere e soldi spesi», ha dichiarato, «e creerà 100 mila posti di lavoro per giovani siciliani e calabresi, che hanno voglia e fame di diritti e di lavoro. Ripulirà il mare e l’aria e sarà un’opportunità per tutte le imprese italiane, oltre che l’indicazioni di come gli operai italiani siano i migliori al mondo». Senza dimenticare un passaggio sui costi: «Costerà 13 miliardi, è una quota massima ma potrà costare anche meno. E a lavori fatti costerà meno della metà di quanto gli italiani hanno pagato il reddito di cittadinanza. Verrà usato da milioni di italiani e turisti».
