Salvini sul tweet pro-Putin: «I pentimenti si fanno in chiesa»

Redazione
26/02/2022

«Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin!», aveva scritto nel 2015 su Twitter. La dichiarazione dopo una visita al console generale d’Ucraina a Milano.

Salvini sul tweet pro-Putin: «I pentimenti si fanno in chiesa»

«Immagini che non avremmo mai più voluto vedere, speriamo che tutto si fermi presto e che ragione prevalga. La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, auspicio è immediato stop alle violenze, sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati». Così giovedì mattina Matteo Salvini aveva commentato quanto successo nella notte, ovvero l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Che però non era citata nel tweet, al pari del presidente Vladimir Putin. Una misura di riguardo, chissà, per una figura verso la quale il leader della Lega nutre grande stima, mai nascosta. Nel 2015, ad esempio, Salvini si scattò all’Europarlamento una foto con la maglietta raffigurante Putin, postandola poi sui social: «Qui Strasburgo. È appena intervenuto il Presidente Mattarella, che ha detto che chiudere e controllare le frontiere europee non serve. No, certo, facciamo entrare altri milioni di immigrati», commentava il segretario leghista. «Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin!».

Salvini sul tweet pro-Putin: «I pentimenti si fanno in chiesa». «Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin!», aveva scritto nel 2015.
Matteo Salvini e Vladimir Putin (Facebook)

Salvini, cosa ha detto su Putin

Ebbene, proprio questo tweet (rimosso nel frattempo), è tornato alla ribalta oggi. Al termine della visita al console generale d’Ucraina a Milano, Matteo Salvini ha risposto così a un passante, che gli ha chiesto se si fosse pentito di quella “dichiarazione d’amore” social per Putin: «Se vogliamo parlare di guerra, siamo nel 2022 e stiamo lavorando per bloccarla, i pentimenti si fanno in chiesa».

Salvini sul tweet pro-Putin: «I pentimenti si fanno in chiesa». «Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin!», aveva scritto nel 2015.
Vladimir Putin (ALEXEY NIKOLSKY/Sputnik/AFP via Getty Images)

Salvini: «Non vado in Russia da anni»

«Se qualcuno vuole buttarla in polemica politica è libero di farlo, io sto portando il mio piccolo contributo per cercare di fermare un conflitto folle, che nessuno si aspettava e che nessuno vuole», ha detto il leader della Lega. «Io non vado a chiedere conto agli altri di quello che hanno detto cinque anni fa». Aggiungendo poi, sui rapporti con il presidente Putin: «Non vado in Russia da anni, anche perché quando andavo la metà dei giornalisti si inventava cose strane. Quindi lascio che in Russia ci vadano Draghi, Macron e Scholz».