Il vicepremier Matteo Salvini, durante un intervento alla festa della Lega di Treviglio, in provincia di Bergamo, si è espresso sul femminicidio di Giulia Tramontano, la giovane al settimo mese di gravidanza uccisa la sera del 31 maggio. Il primo attacco è andato all’autore del gesto, il fidanzato di Giulia e reo confesso Alessandro Impagnatiello. Come riportato da LaPresse, Salvini si è rivolto verso i presenti con queste parole: «Penso a quel bastardo che ha ucciso quella ragazza e che deve marcire in galera fino alla fine dei suoi giorni».

Femminicidio Giulia Tramontano, Salvini a Senago avverte il giudice
Il leader del Carroccio ha proseguito il suo discorso affermando che «I fatti di cronaca nera di questi giorni, ahimè, fanno vergognare di essere esseri umani». Salvini, subito dopo, ha commentato la decisione della giudice per le indagini preliminari Angela Minerva di non accogliere le richieste della Pm relative alle aggravanti della crudeltà e della premeditazione: «Siamo partiti male, perché leggevo che il giudice per il momento non ravvisa crudeltà e premeditazione. Se non ci sono crudeltà e premeditazione in una roba come questa a maggior ragione vi do la mia parola che approveremo una riforma della giustizia che in questo Paese serve come il pane. Chi sbaglia paga, e anche il giudice se sbaglia paga, come tutti gli altri lavoratori».