Che tra Carlo Calenda e Matteo Salvini non scorra buon sangue, inutile girarci attorno, non è certo un mistero. E in un certo senso una reazione da parte del leader di Azione, a proposito del possibile viaggio in Russia di quello della Lega, era da mettere in conto. E infatti è arrivata, su Twitter.
“Non ho certezze”. Ecco @matteosalvinimi allora piantala di dire cazzate, perché la guerra è una cosa seria e drammatica. Quindi vai a baciare il caciocavallo, saluta le mucche sulla spiaggia e lascia lavorare gli adulti. Grazie. https://t.co/TacRiLoaXW
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 28, 2022
Salvini in Russia, la rabbia di Calenda
«”Non ho certezze”. Ecco Matteo Salvini, allora piantala di dire cazzate, perché la guerra è una cosa seria e drammatica. Quindi vai a baciare il caciocavallo, saluta le mucche sulla spiaggia e lascia lavorare gli adulti. Grazie». Questo ha scritto Calenda su Twitter, commentando le recenti affermazioni del segretario del Carroccio sull’ipotesi di un suo viaggio a Mosca. Già ieri il leader di Azione aveva twittato sullo stesso argomento: «Quando Salvini chiede la fine della guerra sembra Miss Universo che invoca la pace nel mondo dopo la sua vittoria. Non è casuale, gli serve per non nominare Putin e non riconoscere mai le responsabilità della Russia nell’aggressione all’Ucraina».

Salvini in Russia, la frenata del leader della Lega
«Ognuno deve mettere il suo mattoncino, non ho certezze che andrò. Ci è stato prospettato, ci stiamo lavorando, non è un week end a Forte dei Marmi, è qualcosa di più complicato da tutti i punti di vista e soprattutto si fa se serve. Certezze non ce ne sono», ha frenato Salvini intervenendo a Sabato anch’io, su Rai Radio 1.
Salvini in Russia, il commento di Letta
L’intensificarsi delle voci sulla “missione di pace” di Salvini in Russia hanno portato anche alla reazione da parte di Pd Enrico Letta. «Non mi stupisce la cosa. Va dove naturalmente gli batte il cuore, fin dall’inizio, da sempre… », ha detto il segretario del Partito Democratico. «Vedo come viene accolta l’ennesima e ultima boutade di Salvini: viene derubricata a folklore. È il modo di fare sbagliato rispetto al momento e ai tempi drammatici, non è con il folklore ma con la serietà che si risolvono le cose».
