Salvini risponde a Giorgetti, incontro con Orban e Morawiecki

Redazione
03/11/2021

A confronto con i primi ministri ungherese e polacco, il leader del Carroccio starebbe pensando a un nuovo raggruppamento europeo con Fidesz e Pis. Un'azione in netto contrasto con quella auspicata dal ministro dello Sviluppo economico.

Salvini risponde a Giorgetti, incontro con Orban e Morawiecki

Matteo Salvini, dopo la strigliata di ieri ha risposto per le rime a Giorgetti. Il leader del Carroccio, ha scelto una videoconferenza per replicare al collega di partito. Dalle anticipazioni del suo libro Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando), in uscita domani, 4 novembre, era filtrato il preciso pensiero del Ministro per lo sviluppo economico: «Se vuole istituzionalizzarsi in modo definitivo, Salvini deve fare una scelta precisa». La videoconferenza di Salvini, però, è stata con il primo ministro ungherese, Viktor Orban, e quello polacco, Mateusz Morawiecki. Non esattamente il più auspicato dei segnali di distensione.

Il confronto tra Salvini, Orban e Morawiecki

Secondo le prime indiscrezioni giunte da Bruxelles, al centro del confronto tra i tre politici ci sarebbe stata la formazione al Parlamento europeo di un sodalizio tra Lega, Fidesz, il partito di Orban, e il Pis, il gruppo polacco attualmente tra gli Ecr. Non certo la risposta che si aspettava Giorgetti, che auspicava si guardasse al Partito popolare europeo. Salvini, sembra vicino a dare vita al nuovo raggruppamento, andando in direzione opposta e ampliando ulteriormente la forbice tra le sue idee e quelle di Giorgetti. Tutto, però, passa da domani pomeriggio, quando si riunirà il consiglio federale convocato già ieri dal leader della Lega e in cui lui stesso lancerà un’assemblea programmatica da tenersi entro fino anno e a cui saranno chiamati a partecipare ministri, governatori, parlamentari ed eurodeputati.

Le parole Giorgetti: «Nella Lega non ci sono due linee, ma sensibilità diverse»

«All’interno della Lega non ci sono due linee», aveva dichiarato Giorgetti, continuando e affermando che «al massimo, sensibilità diverse. Amando le metafore calcistiche, direi che in una squadra c’è chi è chiamato a fare gol e chi è chiamato a difendere. Io, per esempio, ho sempre amato Andrea Pirlo. Qualcuno deve segnare, qualcuno deve fare gli assist». Oggi, però, appare evidente che la spaccatura tra i due sia destinata a crescere ulteriormente.