Scatta l’ora del Consiglio federale della Lega, momento cardine per il partito del Carroccio dopo gli scontri degli ultimi giorni tra Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini. Dopo che il Ministro aveva strigliato il segretario del gruppo politico sulla direzione da prendere in Europa e la videoconferenza di quest’ultimo con Orban e Morawiecki, in contrasto con le affermazioni del primo, potrebbe arrivare oggi la svolta all’interno del partito. Il Consiglio, convocato in fretta da Salvini per capire una volta per tutte quale sia la linea preponderante all’interno della Lega, dovrebbe dipanare i dubbi sulla strada da intraprendere.
Salvini e Giorgetti: le due linee della Lega
Da una parte, ci sarebbe la linea di Giorgetti, che ha parlato della possibilità di portare la Lega più vicina al Ppe, il partito popolare europeo. Dall’altra, però, Salvini ha risposto con quel vertice a distanza tenuto con i leader sovranisti di Ungheria e Polonia, con cui vorrebbe creare un nuovo raggruppamento continentale che vedrebbe il partito del Carroccio al fianco di Fidesz e Pis. E così, dopo due giorni di botta e risposta, l’atteso confronto potrebbe esserci già stasera, sebbene lo stesso Giorgetti abbia cercato di smorzare i toni. «Non so che succederà», ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, «oggi per me è solo San Carlo, che è la cosa più importante perché è il mio santo patrono».
Salvini e Giorgetti: l’orario del Consiglio
Sembra inoltre esserci un piccolo sgarbo di Salvini a Giorgetti dietro la scelta, peraltro arrivata soltanto nella mattinata di oggi, dell’orario del Consiglio federale. Il segretario della Lega avrebbe comunicato soltanto tardivamente che la scelta sarebbe ricaduta per le ore 18, “costringendo” così il ministro a dover disdire i suoi impegni. Nella fattispecie, Giorgetti non potrà partecipare alla presentazione del nuovo libro del direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. Appuntamenti annullati e ministro “in viaggio” verso il confronto con il suo antagonista.