Salvini in corsivo, i bidet di Berlusconi e il peggio della settimana elettorale

Marco Zini
10/09/2022

Salvini che imita il corsivo e viene sbugiardato sui social. Berlusconi e il solito imbarazzante aneddoto del bidet con Gheddafi. Cottarelli rassegnato contro la Santanchè e l'autogol calcistico di Letta. Il peggio della settimana raccolto da Tag43.

Salvini in corsivo, i bidet di Berlusconi e il peggio della settimana elettorale

Non bastava lo sbarco su TikTok come estremo tentativo di convincere i giovani nonostante si risulti soltanto cringe, come dicono quegli stessi giovani, cioè ridicoli e imbarazzanti. No, i politici protagonisti di questa campagna elettorale senza esclusione di figuracce si superano ogni giorno. Basta vedere cosa ha combinato Matteo Salvini col “corsivo”. Se ve lo siete persi, Tag43 ha raccolto il peggio della corsa al voto di questa settimana.

Salvini, che ti è preso? Era solo un attacco di “corsivo”

In caso vi foste imbattuti in Fuori dal coro, il programma condotto da Mario Giordano su Rete4, avreste potuto pensare a un malore in diretta per Salvini. Mandibola roteante, viso sfigurato, occhi sgranati, lingua che sembra andare fuori controllo. Ma non era un calo di zuccheri, e nemmeno un ictus per fortuna. Il leader della Lega stava semplicemente provando a imitare Elisa Esposito, la giovane influencer milanese che si è inventata le lezioni di “corsivo” (“cörsivœ”), cioè quella insopportabile cantilena con le vocali “trascinate”.

Non contento, Salvini ha anche rivendicato con orgoglio la sua attività sui social della Generazione Z, vantandosi del fatto che lui coi ragazzi ci parla, durante le sue dirette a mezzanotte, discutendo di scuola, lavoro, baby gang, università, libri di testi gratuiti: peccato che, come mostrato da un sapiente video montato dal “Grande Flagello” su Twitter, di solito più che di politica quelle live sono piene di insulti e prese in giro. Il primo passo per capire cosa significhi la parola cringe, che risulta anche quello più difficile, è accorgersi di esserlo.

Berlusconi e il bidet di Gheddafi, aridaje

Se ogni tanto vi capita di pensare che sarebbe meglio prendere tutta questa propaganda, buttarla in bagno e tirare lo sciacquone, sappiate che c’è un leader che si è messo ha raccontare storielle non troppo lontane dal water, e cioè precisamente in zona… bidet. Quel leader ovviamente è lo stesso che racconta le barzellette su TikTok, e cioè Silvio Berlusconi. Durante Porta a porta, parlando di immigrazione, ha ricordato gli accordi con Gheddafi e la sua visita in Libia: «Eravamo con i suoi architetti nei centri d’accoglienza, guardai i bagni e non c’era il bidet. Così dissi a Gheddafi che bisognava allargare i gabinetti di 60 centimetri». E non poteva mancare la stramba imitazione del colonnello, che non sapeva cosa significasse quella parola.

Consolatevi comunque, poteva andare peggio: durante una convention nel 2017 il Cavaliere ripropose lo stesso aneddoto, ma con un commento più colorito: «Avrò l’orgoglio di aver insegnato a questi scopatori africani che esistono i preliminari». Poi, tutto tronfio, aggiunse: «Vedo che Mara Carfagna in prima fila si è scandalizzata» La poverina infatti alla fine se n’è andata in un altro partito (cinque anni dopo, ma ognuno ha i suoi tempi di elaborazione).

Cottarelli sottomesso alla Santanchè e Letta contro il Livorno

Non è che a sinistra siano messi tanto meglio, come al solito. Leggete cosa è riuscito a dire Carlo Cottarelli, candidato del Partito democratico, al Fatto Quotidiano, a proposito della sua sfida con Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia: «Ho il vantaggio che sono di Cremona e lei di Cuneo, ma nel 2018 lei vinse di 25 punti. Il mio obiettivo è perdere riducendo questo divario». Come è possibile che uno che in carriera è stato alla Banca d’Italia, all’Eni e al Fondo monetario internazionale si sia ridotto a sperare di essere sconfitto dignitosamente dalla Santanchè? Mistero. Come è altrettanto inconcepibile la strategia del Pd di dichiararsi ormai da settimane già inesorabilmente battuto e provare solo a limitare i danni. Chiamate un doctor, anzi uno spin doctor, ma di quelli bravi.

Salvini in corsivo, i bidet di Berlusconi e il peggio della settimana elettorale
Lo scivolone calcistico di Enrico Letta.

Del resto non è il capo del partito di Cottarelli, Enrico Letta, spicchi per uscite e dichiarazioni illuminanti. Anzi: l’ultimo scivolone è stato calcistico, visto che alla Festa dell’Unità di Pisa ha avuto la brillante idea di dire ironicamente “Forza Pisa, Livorno merda”, cavalcando una delle rivalità pallonare più storiche e schierandosi dalla parte della sua città natale. Peccato che Livorno sia una roccaforte rossa, e insomma non è molto saggio inimicarsi pure i territori a te favorevoli, se già alle elezioni butta male. Enrico dovrebbe imparare dal quella vecchia volpona della sua rivale, Giorgia Meloni, che ora si spaccia per romanista, ma da giovane giurava eterno amore alla Lazio. Un colpo alla lupa e uno all’aquila: così nessuno la può contestare a priori. E di fronte all’incoerenza può sempre dire di essersi sbagliata, che si è trattato di un errore di gioventù. Se l’ha fatto con “Mussolini ha fatto anche cose buone”, cosa volete che sia per una giravolta dal biancoceleste al giallorosso…