«Il loro scopo non è riempire i cimiteri. È distruggere la nostra anima, le nostre idee, i nostri sentimenti, i nostri sogni». A 20 anni dall’attentato che sconvolse il mondo intero, Matteo Salvini ha ricordato l’11 settembre 2001 citando Oriana Fallaci su Facebook, invocando poi preghiere per le vittime, nonché impegno e determinazione nel combattere e sconfiggere ogni forma di terrorismo.
Salvini e la visita alla tomba di Oriana Fallaci
Non è la prima volta che il leader della Lega cita o in qualche modo omaggia Oriana Fallaci. Anzi. Il 15 settembre 2020, 14esimo anniversario della scomparsa della giornalista toscana, ha visitato la sua tomba al cimitero degli Allori, periferia di Firenze. «Rimangono vivi in noi la sua memoria, il suo insegnamento, la sua lucidità intellettuale, il suo monito», ha scritto in quell’occasione Salvini sui social, definendo Fallaci «una maestra di libertà».
Qualche giorno fa sono andato a rendere omaggio al Cimitero degli Allori di Firenze a Oriana Fallaci, una grande italiana.
Oggi, a 14 anni dalla sua scomparsa, rimangono vivi in noi la sua memoria, il suo insegnamento, la sua lucidità intellettuale, il suo monito… pic.twitter.com/wXyaVvZCew— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 15, 2020
Salvini, più Oriana e meno Carola
«Accolta con tutti gli onori, a spese degli italiani, una che dovrebbe stare in galera… Roba da matti. Lasciamo la tedesca speronatrice di navi militari alla sinistra e al governo clandestino. Noi stiamo con l’Italia e con Oriana, e non molliamo!». Così ha tuonato il 23 novembre 2019, il giorno prima dell’ospitata di Carola Rackete da Fabio Fazio a Che tempo che fa. «Quanto mi manca Oriana Fallaci», scriveva invece a giugno dello stesso anno, nei giorni in cui la Sea-Watch, ha forzato il blocco navale a Lampedusa per salvare le vite dei migranti a bordo.
Quanto mi manca Oriana Fallaci! pic.twitter.com/1xcIGAlWor
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 30, 2019
Salvini, Oriana Fallaci nel suo pantheon personale
Niente di strano. Oriana Fallaci, insieme a Margaret Thatcher, Giovanni Paolo II, Enzo Ferrari e Rosario Livatino figura nel personale pantheon di Matteo Salvini, come fatto sapere in occasione del raduno della Lega a Pontida nel 2019: «Le sue idee vivranno per sempre. Grazie Oriana speriamo che i tuoi testi divengano libri di testo nelle scuole». Ma cosa pensava la giornalista della Lega? O Salvini non sa, oppure fa finta di non sapere: «Quanto al becero con la camicia verde e la cravatta verde, non sa nemmeno quali siano i colori del tricolore. Mi-sun-lumbard, mi-sun-lumbard. Quello vorrebbe riportarci alle guerre tra Firenze e Siena».