Scongiurando in extremis l’esclusione dal campionato, che sarebbe scattata se entro il 31 dicembre non fossero arrivate offerte per l’acquisto del club, i trustee incaricati di cedere le quote societarie della Salernitana hanno accettato l’offerta dell’imprenditore Danilo Iervolino. Il club campano, che rischiava di essere escluso dalla Serie A dove sono vietate le multiproprietà (appartiene di fatto a Claudio Lotito, patron anche della Lazio), potrà dunque continuare il suo campionato. La salvezza sportiva appare improbabile, ma se sarà retrocessione, almeno sul campo. E dopo altre 19 partite disputate.

Salernitana a Iervolino, le cose da sapere su di lui
Il nome di Danilo Iervolino era spuntato fuori nelle ultime 48 ore. Imprenditore 43enne nato a Palma Campania (provincia di Napoli), Iervolino è il fondatore dell’Università telematica Pegaso, riconosciuta e accreditata dal Ministero dell’Istruzione dal 2006. Nel corso del 2021, ha ceduto metà delle quote al Fondo Cvc per circa un miliardo di euro, acquistando successivamente il 51 per cento di Bfc Media, azienda leader nella comunicazione specializzata nel settore finanziario (a cui fa capo anche Forbes). Iervolino ha presentato un’offerta ritenuta vantaggiosa, con annessa caparra del 5 per cento, accettata dai trustee Paolo Bertoli e Susanna Isgrò. Per il passaggio di consegne è stata garantita una proroga di 45 giorni. «Farò di tutto per tentare di salvare la Salernitana in A. In ogni mio progetto ho sempre messo grande entusiasmo e accadrà anche in questo progetto calcistico. Punterò sui giovani e sulla crescita del club», ha dichiarato il nuovo proprietario.
Salernitana a Iervolino, l’esposto del fondo svizzero
In corsa, oltre Iervolino, c’erano il notaio salernitano Roberto Orlando e il fondo svizzero Global Pacific Capital Management, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Salerno. Il motivo? Avrebbe presentato due offerte per l’acquisizione del club superiori a quella di Iervolino, la prima di 38 milioni in titoli obbligazionari bancari e la seconda di 26 milioni cash, che sono state però rifiutate. Lo ha annunciato all’Ansa l’avvocato Francesco Paulicelli, coadiuvato dal commercialista Stefano Scarsella per le verifiche societarie, che sta anche valutando il deposito di un ricorso cautelare.