Salario minimo, trovato accordo UE?

Virginia Cataldi
06/06/2022

L'Ue potrebbe essere vicina a siglare un accordo sul salario minimo. Ecco cosa prevede la proposta e cosa cambierebbe.

Salario minimo, trovato accordo UE?

Accordo Ue sul salario minimo: cosa prevede?

Stando a fonti europee, le probabilità che l’accordo Ue sul salario minimo venga siglato sono molto alte. La direttiva, proposta dalla Commissione europea nel 2020, ha infatti già ottenuto l’approvazione in prima lettura dall’Europarlamento e dal Consiglio.

Il regime, ha chiarito il commissario Ue al Lavoro Nicolas Schmit, non sarà negativo per la creazione dei posti di lavoro e per l’occupazione. Anzi,  ha detto, “è stato dimostrato” il contrario. Spetterà poi “al governo e alle parti sociali in Italia dover decidere l’importanza di introdurre un salario minimo“. Questo perché la direttiva – evidenziano le tre istituzioni – non fissa un salario minimo comune per tutti, né tantomeno un obbligo. Punta invece a “a istituire un quadro per fissare salari minimi adeguati ed equi” rispettando le diverse tradizioni di welfare dei Ventisette per garantire “un tenore di vita dignitoso“, ridurre le disuguaglianze e mettere un freno ai contratti precari e pirata.

L'Ue potrebbe essere vicina a siglare un accordo sul salario minimo. Ecco cosa prevede la proposta e cosa cambierebbe.
Due medici (Pexels)

Cosa c’è nella direttiva, le proposte di Parlamento e Consiglio

La proposta del Parlamento europeo, approvata il 25 novembre 2021,  mira a stabilire dei requisiti di base per garantire un reddito che permetta un livello di vita dignitoso per i lavoratori e le loro famiglie. I deputati propongono due possibilità per raggiungere l’obiettivo. Un salario minimo legale (il livello salariale più basso consentito dalla legge) o la contrattazione collettiva fra i lavoratori e i loro datori di lavoro. Inoltre, il Parlamento vuole rafforzare ed estendere la copertura della contrattazione collettiva obbligando i Paesi Ue con meno dell’80% dei lavoratori coperti da questi accordi a prendere misure efficaci per promuovere questo strumento.

Tendenzialmente, nei Paesi caratterizzati da un’elevata copertura della contrattazione collettiva la percentuale di lavoratori a basso salario è minore e le retribuzioni minime sono più elevate rispetto ai Paesi in cui tale copertura è più bassa. Per questo motivo i ministri hanno convenuto che i Paesi dovrebbero promuovere il rafforzamento della capacità delle parti sociali di partecipare alla contrattazione collettiva. Qualora la loro copertura della contrattazione collettiva sia inferiore al 70%, dovrebbero anche definire un piano d’azione per promuoverla“, affermano i ministri nella loro proposta.

L'Ue potrebbe essere vicina a siglare un accordo sul salario minimo. Ecco cosa prevede la proposta e cosa cambierebbe.
Un taxista (Pexels)

Che cos’è il salario minimo

Il salario minimo è una soglia fissata da ciascuno Stato sotto il quale nessun datore di lavoro può scendere nel pagamento delle prestazioni lavorative. Di norma i contratti collettivi fissano queste soglie per ciascuna categoria di lavoratori, lasciando però scoperta un’enorme fetta di lavoratori, a cui manca una sorta di paracadute che scongiuri paghe troppo basse. Per questo il salario minimo andrebbe a colmare questo buco.

Nei 27 Paesi dell’Unione, 21 prevedono un salario minimo. L’Italia, insieme a Danimarca, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia è invece tra i Paesi in cui non è previsto. In alcuni stati la soglia è prevista a livello orario. Per esempio, in Germania è stato recentemente portato a 12 euro l’ora a partire dal 1° ottobre. In molti Paesi è prevista invece una soglia mensile minima. Utilizzando come riferimento una settimana lavorativa di 39 ore, Eurostat ha messo a confronto i salari mimimi dei diversi Paesi. A godere delle buste paga minime più generose sono  Francia (1.603 euro), Germania (1.621 euro), Belgio (1.658 euro), Paesi Bassi (1.725 euro), Irlanda (1.775 euro) e Lussemburgo (2.257 euro).