SACE, nel 2021 mobilitati 42 miliardi di euro per le imprese italiane
Sono quasi 90 miliardi da inizio pandemia. Consolidate le nuove operatività, cresciuto dell’8 per cento il supporto all’export.
Il Consiglio di Amministrazione di SACE ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e consolidato relativo all’esercizio 2021. In un anno caratterizzato da una sostanziale ripresa dalla crisi pandemica, ma che ha visto diverse criticità connesse alla carenza di materie prime, agli shock sui beni energetici e all’aumento dell’inflazione, a cui si aggiungono le preoccupazioni in ambito climatico e soprattutto geopolitico (intensificate dall’escalation della crisi russo-ucraina), SACE ha saputo raccogliere la sfida dei nuovi mandati, raggiungendo tutti gli obiettivi e sostenendo le imprese italiane e il Sistema Paese attraverso un approccio crescente alla sostenibilità.
SACE, cresce il supporto all’export: +8 per cento
Nell’anno 2021 il Gruppo SACE ha mobilitato complessivamente 42 miliardi di euro. Nello specifico, le risorse impiegate a supporto della proiezione internazionale delle aziende italiane sono state pari a 27 miliardi di euro, in crescita dell’8 per cento rispetto all’anno precedente. A questa cifra si aggiungono 12 miliardi di Garanzia Italia e 3 miliardi nell’ambito del Green New Deal, a supporto di progetti di economia circolare, mobilità sostenibile, riconversione di processi industriali ed efficientamento energetico. SACE ha mobilitato quasi 90 miliardi di euro da inizio pandemia, con volumi raddoppiati rispetto al periodo pre-Covid.
Le aree verso le quali si sono registrati i maggiori flussi di risorse mobilitate sono state le Americhe, in particolare Stati Uniti e Perù, e i Paesi dell’Europa emergente. I settori che maggiormente hanno beneficiato del supporto di SACE a sostegno delle loro esportazioni sono il manifatturiero, la meccanica strumentale e le infrastrutture e costruzioni, oltre naturalmente le grandi filiere del Made in Italy come la cantieristica navale, l’energia e il petrolchimico.

SACE, le aziende servite nell’anno aumentano del 54 per cento
Crescono del 54 per cento le aziende servite nell’anno: circa 23 mila, di cui il 97 per cento PMI e MID corporate, per un totale di circa 33 mila aziende attive che riflettono una più intensa diversificazione dei flussi per settore e una maggiore penetrazione del mercato, a cui si aggiungono altre 7 mila aziende coinvolte dall’hub formativo SACE Education. L’utile lordo di SACE si attesta a 138,5 milioni di euro e l’utile netto a 105,6 milioni di euro: +32 per cento rispetto al 2020. Positivi gli indicatori di redditività (ROE al 2,8 per cento) e di solidità patrimoniale (Solvency Ratio al 444 per cento).
Sono risultati che consolidano la stabilità dell’assetto di SACE e del proprio modello di business, in grado di generare impatti positivi per il Paese a livello economico e sociale, mantenendo allo stesso tempo un’attenzione alla qualità dell’impiego delle risorse pubbliche: la solidità patrimoniale dell’azienda consente di mantenere intatto il ruolo di supporto all’economia italiana, nonostante la nuova incertezza e volatilità generata dal conflitto in Ucraina.

SACE, le parole dell’ad Latini
«Negli ultimi due anni abbiamo promosso una collaborazione intensa e proficua con tutti gli attori del Sistema Paese: imprese, istituzioni, sistema bancario e assicurativo, attivando importanti sinergie, fondamentali per rafforzare la competitività delle aziende e dell’economia italiana», ha dichiarato Pierfrancesco Latini, Amministratore delegato di SACE. «Tutto questo in un momento complesso, in cui le sfide del PNRR e della transizione ecologica stanno operando una profonda trasformazione del Paese, a cui l’azienda, nell’ambito della sua missione, sta dando il suo massimo contributo. I risultati presentati oggi, infatti, rappresentano un punto di partenza su cui costruire il nostro impegno per un futuro di crescita e di creazione di valore per l’Italia».