Sabaudia, arrestata la sindaca Giada Gervasi
La prima cittadina è accusata di corruzione e turbativa d’asta. Misure cautelari per altre 15 persone. Le indagini hanno riguardato la Coppa del Mondo di canottaggio e anche concessioni demaniali rilasciate dal Comune.
Sedici misure cautelari, tra cui anche una destinata alla sindaca di Sabaudia, Giada Gervasi, finita ai domiciliari. È il bilancio di un’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Latina: coinvolti anche amministratori, funzionari pubblici e imprenditori ai quali sono stati contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, concussione, turbativa d’asta e falso ideologico.
Sabaudia, di cosa è accusata la sindaca Giada Gervasi
La prima cittadina di Sabaudia, Giada Gervasi, è accusata nello specifico di turbativa d’asta e corruzione in relazione ad alcuni appalti per il mondiale di canottaggio che si sarebbe dovuta tenere a Sabaudia (annullata poi per Covid). «Undici episodi di turbativa d’asta, la formazione di innumerevoli atti falsi, nonché condotte corruttive», si legge in una nota della Procura, «sarebbero state poste in essere dal Sindaco di Sabaudia e da amministratori comunali, in concorso con imprenditori e funzionari comunali». La sindaca Gervasi è attualmente agli arresti domiciliari.

Sabaudia, la Coppa del Mondo di canottaggio sotto la lente di ingrandimento
Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori è finita soprattutto la Coppa del Mondo di canottaggio, che si sarebbe dovuta svolgere nelle acque del litorale pontino nel 2020, «con riferimento alla quale appaiono favorite ditte compiacenti all’amministrazione comunale, sia nella realizzazione del campo di gara sia nell’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, per un giro di affari di circa 1 milioni di euro».

Sabaudia: 20 gli indagati, 16 le persone arrestate in tutto
20 in tutto gli indagati nell’inchiesta della procura di Latina, iniziata nel novembre del 2019: tra gli altri 15 arrestati c’è anche l’ex direttore del parco nazionale del Circeo. L’indagine ha permesso di individuare rilevanti irregolarità nell’ambito del controllo delle assegnazioni delle concessioni demaniali, rilasciate dal Comune di Sabaudia per lo svolgimento delle attività balneari: tutte le 45 presenti sul lido potrebbero aver goduto, nel tempo, di qualche privilegio. In base a quanto accertato dagli inquirenti «alcuni dipendenti pubblici sarebbero, in concreto, i titolari di alcuni stabilimenti e chioschi oggetto di favoritismi».