Russia, il video della presunta decapitazione di un soldato ucraino

Redazione
12/04/2023

«Mettila in un sacco e mandala al comandante», si sente nel filmato, che sta circolando sui social. Non si sa esattamente quando, dove e da chi sia stato registrato.

Russia, il video della presunta decapitazione di un soldato ucraino

Sta circolando sui social network un video che mostra, con ogni probabilità, la decapitazione di un prigioniero di guerra ucraino da parte di un manipolo di soldati russi. Il filmato, molto crudo, è diventato virale sui canali Telegram russi che supportano l’invasione russa e anche sui social ucraini. Tra i primi a diffonderlo, scrive The Insider, il culturista russo Vladislav Pozdnyakov, fondatore del movimento Male State, che sostiene il patriarcato e il nazionalismo russo.

Cosa si vede nel video

Non si sa esattamente quando, dove e da chi sia stato registrato il video. L’erba e le foglie verdi suggeriscono che possa essere stato girato l’estate scorsa. Nel video, un uomo in uniforme militare con fascia gialla al braccio, segno di riconoscimento dei militari ucraini, giace a terra. Su di lui incombe un uomo in mimetica che indossa una maschera, senza insegne visibili nella parte superiore ma con una banda bianca sopra il ginocchio, in uso tra i militari di Mosca. Ha però in mano un coltello, con cui inizia a decapitare il soldato a terra, ancora vivo, che grida di dolore. Sono presenti altre persone, che urlano frasi come: «Stiamo lavorando, fratelli!» e «Taglialo, dannazione, rompigli la spina dorsale!». Mentre la testa viene separata dal corpo, si sente l’uomo che filma il video dire: «Mettila in un sacco e mandala al comandante». Nel video si vede un giubbotto antiproiettile con insegne ucraine e, scrive The Insider, si può udire un segnale di chiamata radio in uso tra le forze russe.

Le reazioni al filmato

Le reazioni al video non si sono fatte attendere. Numerosi gli account russi e filorussi che hanno approvato la decapitazione del prigioniero di guerra ucraino. Parole di condanna sono arrivate da Oleg Tsarev ex deputato della Verchovna Rada dell’Ucraina vicino all’ex presidente Viktor Yanukovich e oggi al Cremlino: ha scritto che tagliare la testa a un prigioniero è un crimine e filmarlo con la telecamera è un’idiozia. Poco dopo la comparsa del video in rete Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky, ha scritto su Twitter: «Ci sarà una risposta e responsabilità per tutto». Nessun riferimento alla decapitazione del soldato ucraino, ma con ogni probabilità è stata proprio una reazione al barbaro filmato.

Poco dopo è arrivato anche un video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «L’esecuzione di un prigioniero ucraino. Questo è un video della Russia così com’è oggi. Questo è un video della Russia che cerca di rendere questo la nuova normalità. Tutti devono reagire. Ogni leader. Non aspettatevi che ce ne dimenticheremo. Non dimenticheremo nulla. La sconfitta del terrore russo è necessaria».