Russia, unità artistiche nell’esercito per risollevare il morale

Fabrizio Grasso
15/12/2022

Artisti, cantanti lirici e circensi nell’esercito russo. Il Cremlino ha istituito unità artistiche per risollevare il morale delle truppe in Ucraina. L’annuncio del ministero della Difesa.

Russia, unità artistiche nell’esercito per risollevare il morale

La Russia rinfoltisce i ranghi del suo esercito con nuove categorie di soldati. Come riporta il Moscow Times, il Cremlino ha istituito le unità “artistiche” da inviare in Ucraina per la cosiddetta operazione speciale. Musicisti, cantanti e artisti di strada avranno il compito di tenere alto il morale delle truppe. Una decisione che richiama alla memoria la Seconda guerra mondiale, quando circa 2 mila soldati dell’esercito sovietico accompagnarono la fanteria in battaglia. Intanto il ministero della Difesa di Mosca ha escluso di offrire una tregua dai bombardamenti in vista delle festività natalizie.

L’annuncio della Russia per le sue nuove “unità artistiche”

Il ministero della Difesa ha previsto la formazione di «due brigate creative permanenti», le quali agiranno in prima linea al fianco dell’esercito principale. Al loro interno ci saranno cantanti lirici, interpreti, attori teatrali, musicisti e artisti circensi. Già qualche giorno fa, le autorità avevano esortato tutti i cittadini della Russia ad inviare strumenti al fronte, dalle balalaiche alle fisarmoniche. Con l’obiettivo di «ispirare azioni eroiche» dei militari.

Artisti, cantanti e circensi nell’esercito russo. La Russia ha istituito unità artistiche per risollevare il morale delle truppe in Ucraina
Le forze di Mosca con la lettera Z sull’uniforme (Getty)

Il tentativo di tenere alto spirito delle truppe non è nuovo per la Russia. Già durante la Seconda guerra mondiale, infatti, l’allora Unione Sovietica istituì un gruppo di 2 mila artisti per formare la «spina dorsale culturale» delle forze in campo. Il comandante della prima brigata che si recherà in Ucraina ha confermato di ispirarsi proprio a loro, sperando di dare un contributo importante al fronte. Intanto il Cremlino ha confermato di non programmare alcun cessate il fuoco in vista del Natale. «Nessun argomento di questo tipo è stato preso in considerazione», ha detto ai media locali il portavoce di Putin Dmitry Peskov. «Kyiv non ha inoltre presentato nessuna proposta».