Ucraina, il comando russo ha annunciato la ritirata da Kherson
L'ordine è partito dal ministro della Difesa Shoigu dopo che il generale Sergei Surovikin aveva avvertito che la città non poteva più essere rifornita. Ma il consigliere di Zelensky Podolyak smentisce.
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha ordinato il ritiro delle forze russe nella regione di Kherson sulla riva sinistra del fiume Dnipro. Lo ha annunciato in tv il ministero della Difesa. «La vita e il benessere delle truppe russe sono la massima priorità della Russia», ha affermato Shoigu come riportato dall’agenzia di stampa statale Tass. Il generale Sergei Surovikin, comandante generale delle forze russe in Ucraina, aveva precedentemente avvertito che Kherson e altre città sulla riva destra del fiume Dnipro non potevano più essere rifornite e che le loro popolazioni civili erano «costantemente in pericolo» visto l’avanzamento delle truppe ucraine. Ritirandosi sulle linee difensive sulla riva sinistra del Dnipro, ha aggiunto Surovikin, l’esercito russo cerca di difendere le restanti aree della regione sotto il controllo di Mosca.

Il consigliere di Zelensky Poldolyak: «Non ci sono segni che le truppe russe si stiano ritirando»
L’Ucraina però smentisce. Il consigliere di Zelensky Mykhaylo Podolyak ha dichiarato che Kyiv non vede «alcun segno» che le forze russe si stiano ritirando dalla città meridionale di Kherson. «Non vediamo alcun segno che la Russia stia lasciando Kherson senza combattere», ha scritto Podolyak su Twitter, suggerendo che l’annuncio potrebbe essere una manovra e definendo l’ordine del ministro della Difesa Shoigu una «dichiarazione televisiva inscenata».
Actions speak louder than words. We see no signs that Russia is leaving Kherson without a fight. A part of the ru-group is preserved in the city, and additional reserves are charged to the region. 🇺🇦 is liberating territories based on intelligence data, not staged TV statements.
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) November 9, 2022
Dall’occupazione all’annessione con referendum fino alla ritirata
La Russia aveva preso Kherson all’inizio di marzo, nei primi giorni dell’invasione dell’Ucraina. La controffensiva di Kyiv era cominciata in estate con il bombardamento dei ponti della regione. Questo aveva reso difficili i rifornimenti alle truppe russe che si trovavano sulla riva destra del Dnipro. Alla fine di settembre, Mosca aveva annesso la regione di Kherson insieme ad altri territori conquistati dell’Ucraina attraverso referendum farsa. A metà ottobre, in attesa di una nuova controffensiva da parte delle Forze armate ucraine, le autorità filorusse della regione di Kherson avevano annunciato l’“evacuazione” della popolazione civile dalla riva destra del Dnipro.
Il vicegovernatore filorusso di Kherson morto in un incidente
Stamattina, Kirill Stremousov, vice governatore dell’amministrazione filorussa di Kherson, è rimasto ucciso in un incidente stradale. Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti. Le circostanze esatte dell’incidente non sono chiare. Stremousov aveva postato regolarmente aggiornamenti video sui social media – anche a bordo di veicoli in movimento a velocità sostenuta – sulla situazione in prima linea. Ultimamente aveva chiesto ai civili a evacuare la sponda occidentale del fiume Dnipro a fronte della crescente controffensiva ucraina.