Russia, Putin aumenta i soldati dell’esercito di 137 mila unità

Redazione
26/08/2022

Occhio, Putin non ha alcuna intenzione di mollare il colpo. Anzi: ha deciso un incremento delle forze militari per il 2023. I suoi soldati passeranno da 1,9 a quasi 2,04 milioni di unità. Grazie a nuovi coscritti o ai volontari filorussi che già combattono in Ucraina? Il punto.

Russia, Putin aumenta i soldati dell’esercito di 137 mila unità

Altro che guerra lampo. Passati i sei mesi dall’invasione dell’Ucraina, Vladimir Putin non ha nessuna intenzione di lasciare. Casomai, di raddoppiare. A partire dal 2023, la Russia espanderà il proprio esercito con 137 mila soldati in più: portando il personale militare da 1,9 a quasi 2,04 milioni unità: lo ha deciso lo zar, probabilmente per compensare le perdite subite (su cui non si hanno dati certi) e prepararsi a continuare la guerra.

Russia, Putin aumenta i soldati dell'esercito di 137 mila unità. L’incremento delle forze militari è previsto per il 2023.
Il presidente russo Vladimir Putin (MIKHAIL KLIMENTYEV/Sputnik/AFP via Getty Images)

Il decreto presidenziale porterà il numero dei soldati a 1,15 milioni

Il decreto presidenziale aumenterà il numero complessivo del personale militare russo fino a 2.039.758 unità, di cui 1.150.628 soldati. Un precedente ordine, firmato nel 2017 e attuato nel 2018, aveva innalzato il numeri del personale dell’esercito rispettivamente a 1.902.758 e 1.013.628. Il nuovo arriverà esclusivamente dall’aggiunta di nuovi soldati, che dunque saliranno di 137 mila unità. Tutto questo nel corso del 2023. Dove troverà tutti questi nuovi militari Putin? L’esercito russo potrebbe includere nuovi coscritti, oppure integrare i volontari che di fatto al momento combattono con i russi in Ucraina. Per esempio, i ceceni oppure le forze filorusse delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk. In questo caso, l’aumento sarebbe dunque solo “virtuale”.

Tutti gli uomini russi di età compresa tra i 18 e i 27 anni devono prestare servizio militare per un anno, ma una larga parte evita la leva per motivi di salute o sfruttando dilazioni concesse agli studenti universitari. La quota di uomini che evitano la leva è particolarmente grande, in tutto il Paese. L’esercito russo raduna i reclutati due volte l’anno: il primo aprile e il primo ottobre. 134.500 le reclute dell’ultima l’ultima leva di primavera, 127.500 quelle che hanno iniziato il servizio militare lo scorso autunno. Media russi indipendenti e Ong hanno riportato che Mosca sta cercando di rafforzare il numero di truppe coinvolte nell’azione militare in Ucraina attirando più volontari, ingaggiando appaltatori militari privati e persino offrendo l’amnistia ai detenuti.

Russia, Putin aumenta i soldati dell'esercito di 137 mila unità. L’incremento delle forze militari è previsto per il 2023.
Russia, aumenteranno di 137 mila unità i soldati dell’esercito (OLGA MALTSEVA/AFP via Getty Images)

Il Cremlino esclude l’inserimento dei volontari nell’esercito regolare

Il Cremlino ha dichiarato che i soldati a contratto volontari prendono parte esclusivamente all’operazione militare in Ucraina, respingendo la teoria che li vorrebbe “inclusi” in questo allargamento dell’esercito. Al di là dei numeri e delle dichiarazioni ufficiale provenienti da Mosca, l’annuncio segnala la decisione del presidente russo di intraprendere a questo punto un conflitto prolungato: addio flebili speranze di una soluzione diplomatica alla guerra. «Un’espansione come questa è una mossa che si fa quando le previsioni strategiche per il futuro all’interno dello Stato maggiore sono fosche, oppure si ha in mente un conflitto prolungato», ha twittato Dara Massicot, ricercatrice del centro studi statunitense RAND Corporation, in precedenza funzionaria del Pentagono.

Un aumento dei coscritti potrebbe alimentare il malcontento 

L’intelligence statunitense stima che la Russia abbia perso 75 mila soldati in Ucraina, tra morti e feriti. Quella ucraina parla di 45 mila militari che hanno perso la vita nella cosiddetta (dal Cremlino) «operazione speciale». Entrambe concordano nel ritenere che l’esercito russo soffra di una grave carenza di manodopera. Secondo più analisti, un significativo aumento del numero dei reclutati potrebbe alimentare il malcontento pubblico e destabilizzare la situazione politica in Russia.

Secondo l’ex colonnello Viktor Murakhovsky, il Cremlino cercherà di fare affidamento sui volontari. Per un altro esperto militare russo, Alexei Leonkov, le autorità non amplieranno la leva e aumenteranno invece il numero di truppe assumendo più soldati a contratto. «Il nuovo equipaggiamento militare è diventato più complesso e le persone che lo gestiscono hanno bisogno di addestramento per almeno tre anni. Non ci sarà un aumento delle reclute».