In Russia al via le esercitazioni nucleari sotto gli occhi di Vladimir Putin

Redazione
26/10/2022

Le manovre Grom sono partite nel corso della mattinata, con il presidente russo ad assistere personalmente. Sganciati missili e mobilitati sottomarini e bombardieri. L'Occidente osserva con attenzione.

In Russia al via le esercitazioni nucleari sotto gli occhi di Vladimir Putin

La Russia ha avviato in mattinata la prima grande esercitazione nucleare dall’inizio dell’invasione in Ucraina. Per la prima volta nella storia, una nazione impegnata in un conflitto sta portando avanti manovre con lanci di missili balistici e movimenti di squadre di terra e flotta navale. Il Cremlino ha fatto sapere che da stamattina, quindi dall’avvio delle manovre denominate Grom, cioè Tuono, anche il presidente russo Vladimir Putin assiste in prima persona. E l’Occidente risponde alzando il livello d’allerta, con voli di jet ai confini con la siberia per monitorare cosa accade in Russia.

La Russia avvia le manovre Grom

Ciò che accade in terra russa, quindi, è la messa in moto di una macchina bellica imponente, fatta di missili e truppe, silos, bombardieri e sottomarini. Mentre ormai da giorni si parla di bombe sporche e continuano le provocazione riguardanti una possibile guerra atomica, il Cremlino ha allertato le zone interessate dai lanci dei missili, per testarne la potenza nucleare. E con essi, sono stati messi in funzione anche i silos con i vettori intercontinentali e i bombardieri Tupolev, oltre a tutte le squadre addette alle testate nucleari. Così facendo, Putin vuole tenere alta la tensione e predisporre un eventuale attacco in pochi minuti. Rispetto agli ultimi mesi, però, il pericolo sembra sempre più reale, soprattutto dopo le telefonate del ministro della Difesa Sergej Shoigu ai corrispettivi occidentali. Il Cremlino dice di essere convinto che a breve l’Ucraina potrebbe colpire il territorio russo con un attacco radioattivo e per questo predispone un’eventuale difesa.

Biden avverte: «Sarebbe un grave errore»

«La Russia commetterebbe un errore incredibilmente serio se usasse l’arma nucleare tattica», ha dichiarato nelle ore scorse il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che sintetizza quello che è il pensiero della Nato e dell’Unione Europea. Ciò che l’Occidente cerca di capire è se quella di Shoigu sia una cosiddetta false flag, una scusa per creare un pretesto grazie al quale sganciare la bomba. «Non posso ancora dire se sia un’operazione di false flag. Non so, ma sarebbe un grave errore, un errore molto grave», continua Biden. E anche altri Paesi occidentali mostrano incertezza. Ieri il primo ministro norvegese Jonas Store ha parlato al Parlamento: «Consideriamo la possibilità dell’impiego di armi nucleari ancora bassa. Ma non è zero. Alla luce del linguaggio che è stato usato, non può essere esclusa. Nonostante la probabilità sia bassa, è aumentata».

In Russia al via le esercitazioni nucleari sotto gli occhi di Vladimir Putin. Il presidente assiste alle manovre Grom, annunciate nelle scorse ore
Joe Biden (Getty)

La Nato «resterà vigile»

E anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha annunciato che le manovre di Mosca sono costantemente monitorate. L’Alleanza «resterà vigile non per ultimo alla luce delle velate minacce nucleari e della pericolosa retorica che abbiamo visto da parte russa». Anche in Europa le esercitazioni sono in corso. Il programma si chiama Steadfast Noon e fino a domenica punta a testare la capacità di reazione dei Paesi più vicini alla Russia, pur non usando alcun missile.

In Russia al via le esercitazioni nucleari sotto gli occhi di Vladimir Putin. Il presidente assiste alle manovre Grom, annunciate nelle scorse ore
Jens Stoltenberg (Getty)